Santa Margherita di Belìce, emergenza idrica: chiesto l’invio urgente di autobotti
«La situazione locale richiede un intervento tempestivo per evitare ulteriori disagi e rischi», scrivono i consiglieri Sciara e Scaturro
La crisi idrica colpisce il Comune di Santa Margherita di Belìce, che ha una gestione autonoma con propri pozzi, ma in pieno inverno continuano ad esserci problemi. Numerose famiglie lamentano la mancanza di acqua potabile e rifornimenti regolari, in alcuni casi assenti da giorni, in altri da settimane. Una condizione che compromette la quotidianità, l’igiene e la salute pubblica. Il Gruppo Consiliare Santa Margherita Libera, rappresentato da Giuseppe Scaturro e Salvatore Sciara, ha inviato una richiesta urgente al presidente della Regione Renato Schifani e al dirigente della Protezione civile Salvo Cocina. Nella nota si sottolinea come, nonostante i progressi annunciati dalla Protezione civile regionale lo scorso 24 novembre per il Trapanese, la situazione nel Belìce resti critica. I consiglieri chiedono l’invio immediato di due autobotti, attingendo alle 56 disponibili a livello regionale come riferito dal dirigente generale Salvo Cocina, per garantire un minimo di supporto alla comunità. «La situazione locale richiede un intervento tempestivo per evitare ulteriori disagi e rischi», scrivono, ribadendo la disponibilità a collaborare con la Protezione civile per sopralluoghi e coordinamento operativo. L’auspicio è che l’intervento regionale possa alleviare almeno in parte l’emergenza, in attesa di soluzioni strutturali che mettano fine a una crisi ormai troppo prolungata.




