Sanità e inchieste scuotono l’Ars: Schifani assente e le opposizioni abbandonano l’Aula

L’assenza del presidente, in un contesto così delicato, ha alimentato il malcontento tra le forze di opposizione, che denunciano una mancanza di trasparenza e di responsabilità politica

Clima incandescente oggi pomeriggio all’Assemblea Regionale Siciliana, dove la seduta è stata interrotta dall’uscita dei deputati del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e di Controcorrente. Un gesto forte, in segno di dissenso contro il governo regionale e, in particolare, contro l’assenza del presidente Renato Schifani in un momento ritenuto cruciale per la tenuta politica e istituzionale della Sicilia.

La miccia: l’inchiesta sulla sanità

A innescare la protesta è stata l’indagine della Procura di Palermo che coinvolge l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, il deputato di Noi Moderati Saverio Romano e altre 16 persone, accusate a vario titolo di associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione. Un’inchiesta che tocca il cuore del sistema sanitario siciliano e che, secondo le opposizioni, meriterebbe una risposta immediata e pubblica da parte del governo regionale.

La richiesta ignorata e la rottura

Già in apertura di seduta, il deputato Ismaele La Vardera aveva chiesto all’assessore alla Salute Daniela Faraoni di intervenire non sui temi all’ordine del giorno, ma sui fatti di cronaca giudiziaria. La richiesta è stata ignorata e i lavori sono proseguiti regolarmente, tra interrogazioni e interpellanze relative a anni passati. Dopo circa un’ora, le opposizioni hanno deciso di alzarsi e abbandonare l’Aula.

Catanzaro: “Silenzio inaccettabile, Schifani assente”

“Come opposizione siamo costretti a fermarci – ha dichiarato il capogruppo dem Michele Catanzaro rivolgendosi al vicepresidente Nuccio Di Paola –. Non possiamo più accettare questo silenzio da parte del governo Schifani su un tema così importante come la sanità. È assurdo che si prosegua a discutere interrogazioni del 2023 e del 2024 come se nulla fosse accaduto. Siamo stanchi di un atteggiamento di assoluto menefreghismo verso il Parlamento”.

Una frattura politica che si allarga

L’assenza del presidente Schifani, in un contesto così delicato, ha alimentato il malcontento tra le forze di opposizione, che denunciano una mancanza di trasparenza e di responsabilità politica. Il gesto di abbandonare l’Aula è stato definito “un atto necessario per denunciare il disastro della sanità siciliana e l’inerzia del governo”. L’episodio segna una nuova fase di tensione all’interno dell’ARS, con le opposizioni compatte nel chiedere risposte e con un esecutivo che, al momento, sembra scegliere il silenzio. Ma il dibattito è tutt’altro che chiuso.