Rissa a egiziano a Menfi: il locale vietato alla banda e uno non potrà fare ingresso nella cittadina

Una nutrita banda aveva aggredito e accoltellato un diciannovenne egiziano a Porto Palo di Menfi. Una rissa violenta, feroce che ha destato tanto sdegno. Avevano aggredito e accoltellato in branco un diciannovenne egiziano a Porto Palo di Menfi. Il Questore di Agrigento, su proposta dei carabinieri della compagnia di Sciacca, ha emesso un provvedimento notificato ieri e che prevede 11 misure di prevenzione. La notizia è riportata dal Giornale di Sicilia a firma di Francesca Capizzi. Dieci componenti della banda non potranno più entrare per tre anni nel locale il Cycas né frequentare le immediate vicinanze. Un altro del branco non potrà entrare nel comune di Menfi per quattro anni. Per nove giovani, tra i 19 e i 21 anni, erano già scattate le manette da parte dei carabinieri e si trovano attualmente ai domiciliari. Sono accusati di rissa aggravata e porto abusivo di armi, oltre a lesioni. Due, invece, sono minorenni e sono attualmente solo indagati per lesioni aggravate. Otto giovani sono residenti a Santa Margherita di Belice e si trovano ai domiciliari e sono Angelo Cicio, Antonino Giambalvo, i fratelli Gabriele e Giuseppe Scaturro, Antonino Saladino, Gabriel Alesi, Giuseppe La Marca e Pascal Pio Genco. Giuseppe Traina è invece residente a Montevago, anche lui ai domiciliari. Su di loro pesa la rissa aggravata e porto illegale di armi. Fu nelle vicinanze del noto locale notturno, sulla passerella in spiaggia, che venne brutalmente aggredito e accoltellato Atef Yasser. Antonino Giambalvo, invece, ha avuto notificato il foglio di via dal comune di Menfi per quattro anni. Per gli altri due indagati minorenni è stato emesso, come per gli otto arrestati, il Dacur per tre anni. Anche loro non potranno più entrare nel locale né frequentare le vicinanze. La brutale rissa avvenne la sera del 13 luglio scorso. Atef Yasser, che vive e lavora come cameriere a Menfi, aveva raccontato di essere andato in tarda serata al Cycas per bere una birra con un amico, quando improvvisamente fu aggredito per futili motivi dal branco, dinanzi al locale. La banda sarebbe formata da circa trenta giovanissimi che l’avrebbero preso a calci e pugni e poi uno di loro, ha estratto il coltello e lo ha ferito alle spalle e al rene. Il giovane egiziano venne ricoverato all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento a causa di un rene lacerato per dieci giorni e poi è stato dimesso con una prognosi di quaranta giorni con un riposo assoluto di almeno tre mesi. Lo scorso maggio, a Santa Margherita Belice, c’era stato un violento pestaggio ai danni di un diciottenne chef tunisino che aveva denunciato tutto ai carabinieri. Aveva subito una frattura al setto nasale e lesioni in tutto il corpo. Karim Mansour aveva riconosciuto uno degli arrestati per l’aggressione di Porto Palo e riferito che lo stesso lo avrebbe colpito con un tirapugni. Ora si indaga per capire se ad agire sia stato lo stesso gruppo di giovani.