Riqualificazione Terme: opere compensative a carico della Regione e non del privato

Lo ha comunicato al Comitato civico patrimonio termale un dirigente regionale per conto del tavolo tecnico che segue la procedura di partenariato pubblico-privato
SCIACCA. La soppressione nel decreto regionale di proroga sulla manifestazione d’interesse per le terme, del paragrafo con cui si eliminano opere compensative a carico del privato prescelto per la riqualificazione, non priva il progetto di tale interventi. Lo ha comunicato al Comitato civico patrimonio termale un dirigente regionale per conto del tavolo tecnico che segue la procedura di partenariato pubblico-privato per il rilancio delle Terme di Sciacca. Dalla Regione riferiscono che tali opere saranno finanziate e realizzate dall’ente pubblico. Il paragrafo soppresso era il seguente: “Qualora la proposta determini impatti sulla viabilità e/o sulla disponibilità di aree verdi fruibili dalla cittadinanza, l’Amministrazione richiede che l’operatore economico proponente preveda apposite opere compensative, anche di urbanizzazione, per mitigare tali impatti e che includa i lavori connessi nel perimetro della proposta”. La soppressione, avrebbe detto la Regione al Comitato civico, è stata così motivata e chiarita dal dirigente regionale: “Eventuali opere compensative che dovessero venire accordate perché ritenute idonee a mitigare gli impatti sulla viabilità e/o sulla disponibilità di aree verdi, conseguenti a quelle che saranno le caratteristiche proprie della proposta presentata dall’imprenditore privato che aderirà al partenariato pubblico – privato, saranno finanziate e realizzate dall’ente pubblico, e non dall’operatore economico proponente come era previsto dalla stesura iniziale dell’Avviso pubblico esplorativo”. La sensazione in questa vicenda è che il privato interessato ci sia, ma che non era disposto a realizzare eventuali opere compensative, obbligando in tal modo la Regione a rivedere il bando e prorogare la scadenza.