Resti umani in sacchi della spazzatura trovati in un cimitero siciliano

Scoperta una discarica abusiva con resti provenienti da estumulazioni. Indagati il sindaco Ferro e funzionari comunali.

Nuovo scandalo al cimitero di Aci Catena, dove i carabinieri della compagnia di Acireale hanno rinvenuto una ventina di sacchi della spazzatura contenenti resti umani, nascosti sotto bare e casse in zinco in un’area già sotto sequestro. La scoperta è avvenuta durante verifiche disposte dalla Procura di Catania, che coordina l’indagine. Le ipotesi di reato sono vilipendio di cadavere e abbandono di scarti cimiteriali. Tra gli indagati figura il sindaco Margherita Ferro, insieme a funzionari e responsabili comunali. Il primo cittadino ha annunciato l’intenzione del Comune di costituirsi parte civile. Secondo gli investigatori, i resti provenienti da estumulazioni sarebbero stati raccolti in sacchi e smaltiti come rifiuti in un locale nascosto da una porta in ferro. L’inchiesta si estende anche alle agenzie funebri e ai soggetti che avrebbero dovuto vigilare sulle procedure e sulla corretta collocazione dei resti nell’ossario. Durante i controlli è emersa inoltre l’assenza dei registri dell’ossario e la presenza, nella fossa comune, di materiale organico con emissioni potenzialmente dannose. Sigillati e dichiarati inagibili i sotterranei del cappellone centrale, dove si trovano circa 80 salme, insieme ad altre aree del camposanto caratterizzate da gravi criticità strutturali.