Resta menomata dopo il parto all’ospedale di Sciacca. Donna risarcita di 130 mila euro

Accordo extragiudiziale tra paziente e Asp. Altre tre cause in corso per presunta malasanità
SCIACCA. L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento verserà un risarcimento di 130mila euro, oltre alle spese legali, a una donna rimasta gravemente menomata in seguito a un parto avvenuto anni fa presso il reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale “Giovanni Paolo II”. Lo scrive oggi LA SICILIA. Secondo l’accusa, la paziente avrebbe subito danni irreversibili alle condizioni fisico-psichiche a causa della condotta dei sanitari nel post-parto. Inizialmente, la donna aveva richiesto un risarcimento di oltre 158mila euro, e il Tribunale di Sciacca aveva condannato l’Asp al pagamento di 163.828 euro. L’Azienda aveva presentato ricorso in appello, ma nel frattempo è stato raggiunto un accordo bonario: la paziente ha accettato la somma di 130mila euro, dichiarando di non avere ulteriori pretese. L’Asp ha rinunciato al giudizio d’appello. Altre tre cause sono attualmente in corso contro l’Asp di Agrigento, tutte legate a presunti episodi di malpractice sanitaria e riguardano gli ospedali di Agrigento, Canicattì’ e Licata.