Rendiconti in ritardo: 26 Comuni agrigentini commissariati dalla Regione

Giovanni Scafidi è stato nominato commissario al Comune di Sciacca
Sono ben 26 i Comuni della provincia di Agrigento commissariati dalla Regione Siciliana per non aver approvato il rendiconto di gestione relativo all’anno 2024. Un dato che, pur restando significativo, si inserisce in un trend regionale in miglioramento: in tutta la Sicilia sono 176 i Comuni inadempienti, con una riduzione del 25,42% rispetto ai 236 dello scorso anno. I commissari nominati dall’assessore regionale alle autonomie locali Andrea Messina sono funzionari del servizio ispettivo del Dipartimento delle Autonomie locali. Nel dettaglio, il funzionario regionale Enzo Abbinanti è stato indicato commissario ad acta nei Comuni di Agrigento, Alessandria della Rocca, Aragona, Palma di Montechiaro, Racalmuto, Calamonaci, Caltabellotta, Cammarata, Campobello di Licata, Casteltermini, Castrofilippo, Cattolica Eraclea, Cianciana e Comitini. Giovanni Scafidi è stato nominato per Favara, Grotte, Lampedusa e Linosa, Lucca Sicula, Montallegro, Porto Empedocle, Raffadali, Realmonte, San Giovanni Gemini, Sciacca e Siculiana. Giovanni Cocco sarà commissario nel Comune di Ravanusa. Il loro compito sarà quello di verificare l’inottemperanza e procedere con la rapida approvazione degli strumenti finanziari, sostituendosi agli organismi comunali inadempienti fino alla regolarizzazione. Il dato agrigentino, con 26 Comuni coinvolti, evidenzia una criticità diffusa nella provincia, che necessita di un rafforzamento delle capacità amministrative locali. La Regione punta a intensificare il dialogo con gli enti territoriali per favorire una maggiore puntualità e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche. “Il rendiconto di gestione – ha ribadito Messina – non è solo un obbligo normativo, ma rappresenta la base della trasparenza amministrativa. Il commissariamento è una misura estrema, adottata solo dopo ripetuti solleciti, per tutelare gli interessi dei cittadini e garantire la regolarità contabile”. Per l’assessore regionale, la riduzione rispetto allo scorso anno rappresenta comunque “il segnale di una crescente attenzione e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche, pur nella consapevolezza che il percorso verso la piena regolarità richiede un impegno continuo. L’andamento è incoraggiante e riflette l’efficacia delle nostre azioni di vigilanza e l’impegno prodigato nel dialogo costante con le amministrazioni locali”.