Ravanusa, 4 arresti per lesioni e atti persecutori ad un invalido

All’alba di oggi 7 novembre 2025, i Carabinieri della Compagnia di Licata hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 4 persone di età compresa tra 19 e 55 anni, tutte residenti a Ravanusa, ritenute gravemente indiziate di lesioni personali aggravate, atti persecutori e violenza privata in danno di un concittadino cinquantenne

RAVANUSA- L’attività trae origine dai fatti avvenuti nel tardo pomeriggio del 12 ottobre scorso, all’interno della villetta comunale di Ravanusa, quando la vittima era stata violentemente aggredita, senza un apparente motivo, da alcuni soggetti del posto, anche mediante l’uso di un tirapugni, che avevano coinvolto anche un altro cittadino intervenuto per cercare di placare la situazione. L’uomo, invalido civile al 100%, aveva riportato fratture multiple alla mascella e una lesione al bulbo oculare, lesioni giudicate guaribili in 51 giorni dai sanitari dell’ospedale di Canicattì . Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Ravanusa, coordinate dalla Procura della Repubblica di Agrigento e sviluppate attraverso l’acquisizione di testimonianze e dall’analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti, hanno consentito di ricostruire la dinamica dei fatti e di identificare gli autori dell’aggressione, alcuni dei quali già sottoposti a provvedimenti giudiziari, i quali nei giorni successivi all’episodio avrebbero inoltre tentato più volte di ottenere la remissione della querela, presentandosi anche presso l’abitazione della vittima ed esercitando pressioni e minacce. Nella fase esecutiva del provvedimento sono state inoltre eseguite perquisizioni nei confronti dei quattro arrestati, nel corso delle quali, in un casolare nella disponibilità di uno di loro, sono stati rinvenuti circa 400 grammi di marijuana, posti sotto sequestro, mentre, presso l’abitazione di un altro sono stati rinvenuti tre proiettili calibro 22. Gli arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale “Di Lorenzo” di Agrigento, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.