Raccolta differenziata porta a porta: tra poche ore parte la nuova gestione

Dal 1° gennaio la gestione passa ad una società torinese per la prima volta in Sicilia con un appalto ponte da 4 milioni. Novità nei mastelli, nuovi mezzi e più scerbatura, mentre resta aperto il nodo della gara ARO definitiva.

SCIACCA – Tra poche ore Sciacca diventerà il primo Comune siciliano ad affidare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti alla Teknoservice di Torino, azienda che gestisce già oltre 300 municipalità in tutta Italia. Il nuovo servizio partirà ufficialmente il 1° gennaio, nell’ambito dell’appalto ponte da 4 milioni di euro: il secondo consecutivo, segno evidente di un percorso amministrativo che continua a procedere a tappe forzate, in attesa – ormai da anni – della gara definitiva per il Piano ARO. La società torinese ha già illustrato le modalità operative e le innovazioni previste per il prossimo anno di gestione. Tra le novità più rilevanti spicca l’introduzione del mastello dedicato esclusivamente alla raccolta del vetro, un passo che avvicina Sciacca alla differenziazione monomateriale, promessa più volte dall’amministrazione ma mai realmente decollata. Il passaggio sarà graduale, ma rappresenta comunque una rottura con il sistema multimateriale finora adottato, spesso criticato per inefficienze e scarsa qualità del conferimento. Da due settimane è presente in città il direttore Teknoservice, Enrico Iannone, impegnato in un confronto quotidiano con il dirigente comunale Nando Rapisardi e con l’assessore all’Ambiente Salvino Patti. Quest’ultimo ha espresso soddisfazione per l’avvio del nuovo corso, annunciando anche un incremento dei giorni dedicati alla scerbatura, tema che negli ultimi mesi ha alimentato proteste e segnalazioni da parte dei cittadini. Intanto Teknoservice ha già preso possesso dell’autoparco in contrada Baiata, dove sono stati collocati diversi autocompattatori di nuova immatricolazione, compresi alcuni mezzi elettrici. Una scelta che punta a migliorare efficienza e sostenibilità, ma che dovrà essere verificata sul campo, alla luce delle difficoltà che Sciacca ha vissuto negli ultimi anni sul fronte dei rifiuti: ritardi, cumuli in strada, criticità nella raccolta dell’organico e un sistema di controllo spesso giudicato insufficiente. Definite anche le procedure per il passaggio del personale alla nuova società, un nodo sempre delicato in ogni cambio di gestione. Ma l’attenzione ora si sposta inevitabilmente sulla gara per il Piano ARO 2027-2035, un iter che si trascina da tempo e che appare più complesso del previsto. Un percorso non più rinviabile, perché la città non può continuare a vivere in un limbo amministrativo fatto di appalti ponte e soluzioni temporanee.