Pudm da riscrivere: il Comune ritira il piano

Tornano così in vigore le disposizioni del decreto del 2016, e sarà necessario ottenere nuovamente la Vas, la valutazione ambientale strategica.
Il Piano di utilizzo del demanio marittimo (Pudm) torna al punto di partenza. L’amministrazione comunale di Sciacca, guidata dal sindaco Fabio Termine, ha ritirato il punto all’ordine del giorno del consiglio comunale che prevedeva l’approvazione del piano, passaggio necessario per l’adozione da parte della Regione Siciliana. La decisione si è resa inevitabile dopo l’annullamento, da parte del Consiglio di giustizia amministrativa, della circolare e del decreto assessoriale che stabilivano i criteri per la redazione dei Pudm comunali. Tornano così in vigore le disposizioni del decreto del 2016, e sarà necessario ottenere nuovamente la Vas, la valutazione ambientale strategica.
Spiagge e polemiche: il nodo delle concessioni
La novità è stata comunicata durante la seduta consiliare in Sala Blasco, dove il dibattito sul Pudm si è fatto sempre più acceso. Al centro delle critiche, le previsioni che avrebbero ridotto la fruizione libera delle spiagge, favorendo concessioni a stabilimenti privati. Associazioni e comitati di quartiere hanno espresso forte dissenso, denunciando una privatizzazione di tratti costieri. L’assessore all’Urbanistica Salvino Patti ha rassicurato: “Ripartiremo dai parametri vigenti, ma con un metodo condiviso e partecipato”.
Verso un nuovo percorso condiviso
Il ritiro del piano consente ora all’amministrazione di riaprire il confronto con la cittadinanza. Un’intesa recente con l’Unione dei comitati di quartiere ha già posto le basi per un dialogo costruttivo. I comitati chiedono soluzioni che bilancino accessibilità pubblica, tutela ambientale e sviluppo sostenibile. L’amministrazione ha accolto queste istanze e ha fissato una nuova riunione con associazioni e comitati per il 27 ottobre. Da lì si ripartirà per costruire un Pudm realmente condiviso.