Protesta lavoratori Consorzio, appello alla Regione di Ruvolo e Pace. Da 4 mesi senza stipendio

Un appello al presidente della Regione a risolvere immediatamente la questione dei lavoratori del Consorzio di bonifica, senza stipendio da mesi

RIBERA- Centinaia di dipendenti, e le loro famiglie, vivono una situazione di forte disagio e apprensione. Sa quattro mesi non ricevono lo stipendio e hanno anche anticipato i costi del carburante per spostarsi con i propri mezzi. Si attende un rimedio immediato che restituisca ai dipendenti fiducia e, soprattutto, certezze. La protesta dei lavoratori del Consorzio avrebbe gravi conseguenze che nel mondo agricolo.
Sulla problematica legata al personale in servizio al Consorzio di Bonifica Agrigento 3 il capogruppo della DC all’Ars Carmelo Pace che si è rivolto agli assessori regionali all’Economia e all’Agricoltura chiedendo loro di intervenire concretamente nel più breve tempo possibile. “Questa situazione, oltre a danneggiare pesantemente i lavoratori, costituisce un serio problema in termini di erogazione di servizi con conseguenze negative per il territorio, gli agricoltori e tutta la comunità”. rimarca Pace. Lavoratori che già nei giorni scorsi, attraverso i sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione e minacciato adesso di bloccare l’attività lavorativa. La rabbia è esplosa a seguito della riunione nel corso della quale è stato annunciato che la Regione Siciliana ha liquidato il debito che il Consorzio aveva nei confronti di una ditta privata utilizzando i fondi destinati al pagamento degli stipendi. Le organizzazioni sindacali di categoria, hanno promosso una assemblea nel corso della quale saranno stabilite le modalità della protesta. L’interruzione di servizi, che appare scontata, danneggerebbe oltre 14 mila aziende agricole della provincia di Agrigento che già sono costrette ad affrontare gli effetti della siccità degli ultimi anni.
Il sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo, non nasconde la preoccupazione. Una protesta dei lavoratori “aggraverebbe ulteriormente la già critica situazione riguardante gli imprenditori agricoli”. Ruvolo rende noto inoltre che “continua ad essere interrotto il travaso di acqua dalla diga Gammauta alla diga Castello e che, a seguito di una diffida proveniente da alcuni cittadini riberesi, che lamentano una presunta rumorosità che supererebbe la soglia oltre la quale si configura l’inquinamento acustico, sono state fermate le stesse motopompe che il Consorzio aveva messo a disposizione per intercettare l’acqua del fiume Verdura e metterla a disposizione delle campagne”.