“Presidente Schifani scongiuri una nuova crisi idrica in provincia di Agrigento”


Appello di Italia Viva affinchè la Regione Siciliana intervenga per il credito vantato da Siciliacque di 23 milioni di euro che se non saldati porterebbero Aica al fallimento

La politica entra in scena sulla complessa situazione dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini, alle prese con l’ultimatum di Siciliacque che vanta un credito di circa 23 milioni di euro e vuole 10 milioni subito e 700 mila euro al mese, annunciando una riduzione della fornitura se entro il 21 novembre queste somme non verranno accreditate.

Roberta Lala, segretario provinciale di Italia Viva, fa un appello al Presidente della Regione Renato Schifani, al quale più volte il presidente del cda di Aica, Danila Nobile, si è rivolta per evitare il fallimento della società.

“I risultati della vecchia gestione di Aica sono disastrosi – dice lala – ed oggi tutti i nodi vengono al pettine, costringendo i cittadini a pagarne le conseguenze, non solo in termini di caro bollette, mancata erogazione del bonus idrico, ma anche con la minaccia di riduzione estrema dell’erogazione dalle fonti gestite dalla partecipata regionale”.

“Auspichiamo che all’attuale impegno dell’azienda e della sua presidente – si legge in una nota di Italia Viva – volto a risolvere la questione debitoria e a ripristinare un servizio dignitoso per i cittadini, corrisponda una netta, concreta e tempestiva presa di posizione da parte del Presidente della Regione, Renato Schifani. Di fronte alla minaccia di una nuova e gravissima crisi idrica, causato anche dall’atteggiamento “ostile” di una partecipata regionale, non c’è altro tempo da perdere in chiacchiere”.