Politica, riunione carbonara, il sindaco apre a porte chiuse
Forse sarebbe il caso il una mozione di sfiducia “complessiva” con tutti a casa. Mettere punto ad una sindacatura e consiliatura che ha sconvolto la volontà popolare sarebbe la soluzione migliore. Non c’è più chiarezza nè da parte del sindaco, nè da parte delle opposizioni
SCIACCA- La politica saccense come una giostra, chi sale e chi scende. Tutti possono salire, tutti possono scendere. ma c’è anche il giostraio che ha perduto il controllo della sua giostra. E ci sono consiglieri comunali che hanno perduto anche il senso di orientamento. La loro bussola si è sfasata, segna il nord ma si dirigono al sud. Nave sanza nocchiere in gran tempesta, prendendo in prestito la considerazione dantesca. Il sindaco in Consiglio comunale, privo degli ex alleati Pd, M5S e Verdi fa appello ad una apertura per una nuova fase politica e amministrativa. Si rivolge alle opposizioni, quelle che hanno definito il suo progetto “fallito”. Sembra di assistere ad un imprenditore fallito che invita persone ad conferire quote nella sua società. Le opposizioni, quelle che del sindaco hanno detto peste e corna, si ammollano. Non tutti i consiglieri comunali delle opposizioni, ovviamente. Ma tutti coloro che nei loro interventi hanno fatto intendere chiaramente che preferiscono tirare a campare e non andare a casa anzitempo. Succede, dunque, che nei giorni scorsi, il sindaco, mentre ha già chiuso la sua nuova giunta, metà della quale non eletta dal popolo, riunisce una decina di consiglieri comunali fuori dall’ambito istituzionale. Farte consultazioni politiche è legittimo e giusto, ma fare riunioni che sanno di carboneria non è una buona pratica. Non tanto per il sindaco, ma per quei consiglieri comunali che hanno accettato di riunirsi in segreto. Il segreto di Pulcinella. Dunque, abbiamo una giunta per metà non eletta dal popolo, un sindaco e un Pd in irriparabile rottura, la colalizione Mizzica, Pd, M5S e qualche lista civica che non esiste più. Il sindaco ha un solo consigliere comunale. La coalizione iniziale che ha appoggiato la candidatura di Ignazio Messina si è sfilacciata. Al suo interno esistono più opposizioni. Anche il duetto Blò e Brucculeri si è sfilacciato grazie alla riunione “carbonara”. Uno di loro si è dimostrato più coerente mettendo in sinergia parole e fatti e rifiutando l’invito del sindaco. Insomma, la politica saccense è nella confusione più totale. Chi ha paura (inesistente) dell’arrivo derl commissario straordinario in caso di elezioni anticipate si nasconde dietro una motivazioone che non è solida. Tirare a campare per altri 18 mesi in uno stato di pesante abbrivio è esso stesso un pericolo serio. Alle opposizioni non rimane altro che essere chiari pubblicamente indicando ai propri elettori dove stanno, con chi stanno, dove sono e dove vogliono andare. Le opposizioni non si rendano protagoniste di un inciucio che equivale ad un tradimento della volontà elettorale ricevuta. E’ una utopia augurarsi che domani sera, in Consiglio comunale, i partecipanti alla riunione carbonara abbiano il coraggio di comuncare, negli interventi, il dove, il come, il perchè. Abbiamo il coraggio delle loro scelte, alla luce del sole, senza trucchi e senza inganni.





