Piano rete ospedaliera: le critiche dei sindacati

“E’ indispensabile garantire un servizio sanitario che riguardi il territorio e le strutture ospedaliere”

Il tema della rete ospedaliera non è una semplice questione di numeri sui posti letto che aumentano o diminuiscono. Occorre avere chiaro il progetto complessivo che si vuole portare avanti e come si intende realizzarlo, perché è indispensabile garantire un servizio sanitario che riguardi il territorio e le strutture ospedaliere”. A dirlo il segretario generale della Cisl Sicilia, Leonardo La Piana, il segretario generale della Cisl Fp Sicilia, Daniele Passanisi, e il segretario generale della Cisl Medici Sicilia, Massimo De Natale, che sono intervenuti all’incontro svoltosi oggi all’assessorato regionale alla Salute, a Palermo. Ha partecipato anche la segretaria generale della Fnp Cisl Sicilia, Rosaria Aquilone. Per la Cisl, “non si può esprimere un giudizio compiuto ed esaustivo su quanto illustrato oggi dall’assessore Faraoni, perché il piano è limitato a una parte del sistema sanitario siciliano”.

“La riorganizzazione della rete ospedaliere – dichiarano La Piana, Passanisi e De Natale – non può prescindere da un potenziamento reale della medicina del territorio, ancora di più in una realtà come quella siciliana, contraddistinta da numerose aree interne, in cui i servizi oggi sono ridotti all’osso, con carenza di struttura e di personale”. “Senza una rete territoriale efficiente – proseguono – non si risolve peraltro il problema del sovraffollamento delle aree di emergenza dei nosocomi e del sovraccarico per le strutture ospedaliere”. La Cisl siciliana propone di istituire un tavolo permanente con le parti sociali. “Noi continueremo a monitorare il percorso, nella piena convinzione che si deve partire – dichiarano La Piana, Passanisi e De Natale – da una visione strategica che metta al centro le persone, il diritto alla salute e l’equità nell’accesso ai servizi”.

“Un confronto pro forma, su un documento già confezionato vorremmo sapere in che sedi e con quali contributi, e che presenta errori, lacune, un’impostazione sbagliata che ci porta a dire che questo piano regionale della rete ospedaliera va sospeso e riscritto”. Lo sostiene la Cgil Sicilia a proposito del tavolo di oggi presso l’Assessorato regionale alla Salute. E’ dunque “una critica di metodo”, quella della Cgil, cui segue a stretto giro la critica di merito. La Cgil ha presentato durante l’incontro un documento, che si addentra su quelli che il sindacato giudica gli “errori gravi della bozza del governo”. “Peraltro, non rispettando i parametri del Dm 77 e di fatto violando la norma (il decreto che detta modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale) si rischia – secondo la Cgil – l’impugnativa da parte dello Stato”. La Cgil non si limita alle critiche ma avanza, nel documento proposte precise. “Il fatto che dopo una discussione di poche ore con 21 sigle il testo vada già domattina in commissione – affermano Alfio Mannino, segretario generale Cgil Sicilia e Francesco Lucchesi, segretario confederale regionale – è inquietante, e la dice lunga sulla considerazione e la funzione che questo governo attribuisce al confronto. Dalla quasi totalità dei sindaci – rilevano – giungono critiche. In quali stanze e con quali soggetti si è redatto il piano – chiedono dunque- visto che i direttori generali territoriali dichiarano che quelle non sono le loro proposte? E con quali obiettivi – chiede la Cgil – visto che è evidente che non va incontro al bisogno di salute dei siciliani? Il governo – affermano Mannino e Lucchesi – deve fare un passo indietro e riscrivere il piano della rete ospedaliera dopo una consultazione vera con le parti sociali e i territori, per la condivisione di obiettivi e percorsi”.