PIANO PAESAGGISTICO, LOTA’ CHIARISCE LA SOSTANZA DELLA SENTENZA DEL TAR
In relazione alle notizie relative alla sentenza del TAR Palermo sul Piano Paesaggistico, il sindaco Lotà chiarisce alcuni punti.
“Si sta creando confusione fra i due procedimenti: quello amministrativo e quello giudiziario”. Per quanto riguarda il ricorso al TAR, l’Amministrazione Comunale di Menfi “nel mese di luglio 2014 ha presentato ricorso per l’annullamento, previa sospensiva, del D.A. n. 7 del 2013 nella parte in cui, relativamente alle Norme Tecniche di Attuazione, all’art. 67 “Norme transitorie e finali”, dispone che: “le autorizzazioni già rilasciate da parte della Soprintendenza ai beni culturali e ambientali per progetti di opere non ancora intraprese alla data di adozione del presente Piano, restano valide per il termine di cinque anni dalla data di rilascio, come previsto dal Regolamento 1347/40 limitatamente alle aree in cui il Piano non preclude loro la realizzazione”, intendendo che il Piano paesistico è efficace, sin dalla data di sua pubblicazione agli albi comunali.
Per una corretta informazione e senza scendere in un terreno di tecnicismi giuridici, i motivi del ricorso presentati dall’Avvocatura Comunale erano tre e non tredici. Il TAR ha accolto le contestazioni sollevate dal Comune di Menfi sulla legittimità del Piano, annullando l’impugnato art. 67, con piena vittoria per il Comune.
Infatti nella parte motiva della sentenza n. 2173/2015, si legge che per il TAR Palermo l’art. 67 conteneva un’intollerabile distonia e ne richiedeva la demolizione per via giudiziaria, non solo perché contra legem, ma perchè viziato da eccesso di potere. La soddisfazione del Comune di Menfi è dunque completa per la piena vittoria in giudizio.
La Sentenza del TAR sancisce , facendo finalmente chiarezza, a vantaggio di tutti i Comuni siciliani, il principio secondo cui il Piano paesaggistico adottato è immediatamente efficace solo per le “prescrizioni di tutela”, ossia le specifiche e puntuali disposizioni relative a ben individuati “beni paesaggistici”, mentre le previsioni, ossia gli indirizzi di massima stabiliti dal Piano, acquistano cogenza (e prevalgono sulla configgente pianificazione territoriale ed urbanistica) solo con l’approvazione del Piano.