Operazione anti-sfruttamento nel Canicattinese e Saccense: sospese due aziende e multe per 200mila euro

Sei lavoratori “in nero” e cinque irregolari su 14 controllati. Denunciati sei imprenditori tra Canicattì, Porto Empedocle, Ravanusa e Sciacca.

Maxi operazione dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro del Comando provinciale di Agrigento nei comprensori canicattinese e saccense. Con il supporto dei reparti territoriali, della Guardia costiera e del personale dell’Arpa, sono stati effettuati quattro accessi ispettivi in aziende private marittime e artigiane. Il bilancio è pesante: su 14 lavoratori presenti, sei sono risultati completamente “in nero” e altri cinque irregolarmente assunti. Per due delle quattro aziende controllate è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale. Le sanzioni e le ammende elevate ammontano complessivamente a circa 200.000 euro. Nei guai sei persone, di età compresa tra i 34 e i 62 anni, residenti a Canicattì, Porto Empedocle, Ravanusa e Sciacca. Si tratta di imprenditori, titolari e soci di società, che sono stati denunciati – in stato di libertà – alle Procure della Repubblica di Agrigento e Sciacca. Le violazioni riscontrate spaziano dall’omessa sorveglianza sanitaria alla mancata formazione e informazione dei dipendenti, fino alla mancata consegna dei dispositivi di protezione individuale. Contestata anche l’assenza di aggiornamento del documento di valutazione dei rischi e l’utilizzo di ponteggi non a norma, con pericolo di caduta. L’operazione conferma l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto allo sfruttamento dei lavoratori e nella tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro.