Nuovo disegno di legge sulla caccia: associazioni animaliste e ambientaliste pronte a dare battaglia

“Il governo vuole cancellare sessant’anni di politiche a tutela della fauna selvatica” 

Associazioni ambientaliste e in difesa degli animali si schierano con forza contro il disegno di legge di riforma sulla caccia che sta per arrivare in Consiglio dei Ministri. L’associazione contesta il ddl che punta a ridefinire i criteri per la gestione e la tutela della fauna selvatica omeoterma, aggiornando le modalità di prelievo venatorio.

Il testo prevede, tra le altre cose, l’estensione delle aree cacciabili ed i periodi di caccia, che le Regioni riducano le aree protette se ritenute ‘eccessive’, la riapertura degli “impianti di cattura dei richiami vivi”, la caccia in aree demaniali, le gare di caccia notturne e durante la nidificazione, la caccia nelle aree private, e sanzioni fino a 900 euro per chi protesta contro le uccisioni di animali.

Per il governo si tratta di un intervento necessario per bilanciare la protezione ambientale con un’attività venatoria regolamentata, adeguata alle nuove esigenze territoriali ed ecologiche. Insieme a ENPA, LAC, Lipu e WWF Italia, la Lav è venuta a conoscenza del contenuto del disegno di legge che circola in ambienti venatori e che il Governo è intenzionato a presentare, forse già nel prossimo Consiglio dei ministri per poi mandarlo al Parlamento. Ritengono che si tratti di un testo intriso di ideologia ed estremismo filo-venatorio che di fatto regala ai cacciatori la fauna selvatica e le aree naturali che la Costituzione riconosce come patrimonio di tutti e delle future generazioni, facendosi beffe della scienza e dei diritti dei cittadini.

“E’ un disegno di legge – dice la Lav – che cancella con un sol colpo ogni minima difesa per tutti gli animali selvatici. Se non ci sarà un’opposizione generale sarà la distruzione totale dell’intera fauna in Italia. Un provvedimento – aggiungono – che regalerà per legge gli animali ai cacciatori”.
“Si tratta di un atto di arroganza che calpesta la Costituzione – aggiungono – una riforma che se approvata rappresenterà un gravissimo punto di non ritorno per animali e ambiente”. La Lav sta promuovendo una campagna per creare un fronte compatto, trasversale e invalicabile di associazioni e cittadini: Vogliamo andare in difesa di chi non può difendersi – concludono – perché senza armi e senza la vigliacca forza dei cacciatori”.