Nuova corsa contro il tempo per le variazioni di bilancio. Sarà ancora scontro in aula ?

La delibera, trasmessa in extremis come altre nel passato deve sbloccare fondi per le iniziative natalizie

SCIACCA. Nuova corsa contro il tempo per approvare le variazioni di bilancio. Una manovra di sette milioni di euro che deve essere varata entro il 30 novembre per stilare soprattutto un adeguato programma di eventi natalizi. Nel vivo della crisi politica che sta vivendo in questi giorni la coalizione che sostiene il sindaco Fabio Termine, c’è da sistemare anche questo passaggio amministrativo, per il quale il primo cittadino chiede la collaborazione dell’opposizione consiliare, oggi non più formata solo dai consiglieri del centrodestra, ma anche da alcuni esponenti del suo tesso partito. La delibera, trasmessa solo martedi scorso dalla giunta Termine alla presidenza del Consiglio, arriva in extremis e qualcuno ha già criticato questa procedura che è simile a tante altre del passato. Senza l’approvazione, l’amministrazione non avrebbe fondi disponibili neppure per le manifestazioni natalizie, con il rischio di non poter collocare l’albero di piazza Scandaliato né garantire luminarie e intrattenimento. Per l’atmosfera di festa sono stati previsti 50 mila euro per le luci e l’albero e 34 mila per gli eventi. Una cifra giudicata modesta, ma la gran parte dei 7 milioni è vincolata a progetti Pnrr: oltre 3,5 milioni solo per il settore sociale. La proposta dell’assessore al bilancio Fabio Leonte destina inoltre 95 mila euro dell’imposta di soggiorno alla manutenzione stradale, 140 mila per via Ghezzi, 90 mila per l’illuminazione pubblica, 100 mila per completare la riqualificazione dell’aula consiliare e circa 3 mila per un impianto di videosorveglianza in piazzetta Campidoglio, area spesso colpita da atti vandalici. La decisione finale spetta al consiglio comunale, che potrebbe introdurre modifiche, sebbene i margini siano ridotti. Oltre alle variazioni, l’aula sarà chiamata a esitare anche il bilancio consolidato, in un calendario serrato che mette alla prova maggioranza e opposizione.