Nel mirino di Blò e Brucculeri la determina di spesa per l’estate saccense. Termine documenti i motivi di spesa “non differibile e urgente”

Una interrogazione presentata dai due consiglieri comunali per chiedere in che modo la Giunta motiva e documenta la presunta urgenza e indifferibilità di tali atti, a fronte di un Bilancio di Previsione che deve essere ancora approvato
SCIACCA- La determina di spesa per gli intrattenimenti dell’estate saccense 2025 entra nel mirino ispettivo dei consiglieri comunali Blò e Brucculeri. Una interrogazione che riguarda l’impegno di spesa a fronte di un Bilancio di previsione che deve essere ancora approvato. In particolare, anche sulla corta di norme che riguardano gli Enti Locali, i due consiglieri comunali chiedono quali specifici, analitici e dimostrabili elementi di fatto e di diritto l’Amministrazione comunale intenda produrre per comprovare che, nel caso di mancata adozione di atti deliberativi significativi in gestione provvisoria, la città subirebbe un danno attuale ed emergente, certo e grave, fornendo altresì la quantificazione di tale danno. Si chiede che tale dimostrazione vada oltre una mera enunciazione generica. E poi ancora: “In base a quale criterio la Giunta ha ritenuto che l’intera spesa per attività promozionali e discrezionali potesse essere classificata come “non differibile” e urgente ai sensi dell’Art. 163, comma 2 T.U.E.L., in assenza di scadenze imposte da norme di legge o da obbligazioni già perfezionate, e trattandosi di attività per loro natura programmate a discrezione dell’ente”. Nell’interrogazione si chiede, inoltre, quali sono le responsabilità che l’Amministrazione e i funzionari/dirigenti a vario titolo coinvolti sono disposti ad assumere qualora le giustificazioni fornite circa l’urgenza e il danno non dovessero superare il vaglio critico del giudice contabile, configurandosi, in assenza di una stringente prova, come un tentativo di “aggirare” le disposizioni normative sull’esercizio provvisorio. Si chiede altresì conferma che l’Amministrazione è pienamente consapevole delle possibili conseguenze in termini di danno erariale derivanti da un uso improprio o non comprovato di tale facoltà.