Morto in carcere Rosario Scalia, ritenuto vicino al clan di Messina Denaro

Il detenuto, 50 anni, è stato trovato senza vita nel penitenziario di Sulmona. Disposta l’autopsia per chiarire le cause del decesso, avvenuto pochi giorni dopo un intervento chirurgico.

È morto in carcere, a 50 anni, Rosario Scalia, detenuto nel penitenziario di massima sicurezza di Sulmona e considerato dagli inquirenti uno dei fedelissimi del sistema mafioso riconducibile a Matteo Messina Denaro. Il decesso è stato scoperto nella tarda serata di ieri durante i controlli di routine. Secondo i primi accertamenti dei sanitari del 118, intervenuti dopo l’allarme lanciato dagli agenti, la morte sarebbe avvenuta per infarto. La Procura della Repubblica di Sulmona ha comunque disposto il trasferimento della salma all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, dove verrà eseguita l’autopsia per chiarire con certezza le cause del decesso. Scalia, la settimana scorsa, era stato sottoposto a un intervento chirurgico nell’ospedale di Sulmona. L’imprenditore partannese si trovava in carcere per la condanna in concorso nell’omicidio di Salvatore Lombardo, ucciso il 21 maggio 2009 all’interno dello Smart Cafè di Partanna.