Marineria in crisi: ci si appella ormai solo ai ristori

L’assessore Francesco Dimino ha proposto l’apertura di un confronto con le marinerie degli altri comuni siciliani, per costruire una rete di dialogo e pressione istituzionale

SCIACCA. La crisi del comparto della marineria di Sciacca è stata al centro della seduta della VI Commissione Consiliare, presieduta dal consigliere Giuseppe Catanzaro. Un incontro che ha messo in luce le difficoltà strutturali del settore, aggravate dalla carenza di risorse ittiche e dalle ripercussioni economiche sull’intero indotto locale. Alla riunione hanno partecipato l’assessora comunale Sinagra, i rappresentanti delle cooperative Fra i Pescatori, Madonna del Soccorso e San Paolo Consulting, il presidente provinciale di Confcommercio Giuseppe Caruana, e i consiglieri Bivona, Brucculeri e Ambrogio. Un tavolo tecnico che ha ribadito l’urgenza di interventi concreti per sostenere la marineria locale. Il presidente Catanzaro ha chiesto l’attivazione di ristori economici per i pescatori, sottolineando il ruolo del Comune come cassa di risonanza e coordinatore delle azioni da intraprendere. L’assessore Francesco Dimino ha proposto l’apertura di un confronto con le marinerie degli altri comuni siciliani, per costruire una rete di dialogo e pressione istituzionale. Le problematiche del settore non riguardano solo Sciacca, ma si inseriscono in un contesto più ampio, già oggetto di discussione a livello nazionale ed europeo. Tuttavia, il Comune intende fare la propria parte, coinvolgendo anche i deputati regionali per dare voce alle istanze del territorio. La Commissione ha annunciato nuove iniziative per monitorare la situazione e promuovere soluzioni condivise. L’obiettivo: salvaguardare un comparto storico e vitale per l’economia locale.