L’inchiesta sulla Sanità: i manager si difendono davanti al Gip e respingono le accuse

Sentiti oggi il direttore generale del Consorzio di bonifica della Sicilia occidentale, Giovanni Giuseppe Tomasino, l’imprenditore agrigentino Alessandro Vetro e il manager agrigentino Roberto Colletti

Proseguono gli interrogatori preventivi disposti dal gip di Palermo nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti pilotati nella Sanità siciliana. Tra i protagonisti, il direttore generale del Consorzio di bonifica della Sicilia occidentale, Giovanni Giuseppe Tomasino, che ha respinto ogni accusa dichiarando di non conoscere l’imprenditore agrigentino Alessandro Vetro, indicato dagli inquirenti come beneficiario di gare d’appalto “sponsorizzate” dall’associazione a delinquere che, secondo la Procura, sarebbe stata guidata da Salvatore Cuffaro. Tomasino ha negato qualsiasi influenza o accordo con le commissioni aggiudicatrici, ricordando che i presidenti vengono selezionati tramite concorso pubblico.

Il manager sanitario Roberto Colletti ha chiarito la propria posizione attraverso il legale Giuseppe Di Stefano, che ha escluso vantaggi dalla nomina all’ospedale Villa Sofia Cervello, struttura di fascia B rispetto all’Arnas Civico di fascia A dove Colletti già operava. L’interrogatorio, durato circa un’ora e mezza, si è concluso con l’attesa di un provvedimento favorevole.