La bellezza si fa racconto: tornano Le Vie dei Tesori

Il nuovo viaggio delle Vie dei Tesori, curato sul territorio da Michele Ruvolo, intreccia percorsi e narrazioni.

Sciacca si prepara a riaccogliere Le Vie dei Tesori, il festival che trasforma la città in un palcoscenico diffuso di bellezza e memoria. Oggi la presentazione nel corso di una conferenza stampa. Dopo il successo dello scorso anno — 3.350 visitatori in tre fine settimana e una ricaduta economica di quasi 101 mila euro — l’edizione 2025 propone un itinerario inedito tra tredici luoghi simbolo, esperienze immersive e narrazioni che attraversano secoli di storia. Tra le novità, l’apertura del santuario di San Calogero con accesso alla grotta del santo, l’antiquarium delle “Stufe”, l’ex carcere dei Carmelitani, oggi scrigno di storia, e il Collegio dei Gesuiti, sede del Comune. I visitatori potranno ammirare i soffitti dipinti di Casa Scaglione, le absidi normanne di San Nicolò la Latina, la chiesa di San Michele, San Leonardo e Sant’Agostino, gli ex voto del Mudia, il giardino di aranci amari di Palazzo Licata Borsellino e il matroneo sospeso della Badia Grande. Il percorso si chiude nel Giardino Scandaglia, dove antiche monete raccontano desideri perduti, e in una casa privata che custodisce il corredo da sposa.

Il festival abbraccia l’intera città: dai quartieri marinari al monte Kronio, fino all’Isola Ferdinandea, dove mito e geologia si fondono nel respiro della terra. Sciacca si unisce così alle altre sedici città siciliane e a Mantova, in un progetto che coinvolge 1.500 studenti formati dall’USR e affiancati da esperti del patrimonio. Sostenuto da Unicredit, dal Comune di Sciacca, dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento e dal Verdura Resort – Rocco Forte Hotel, il festival gode del patrocinio della Camera dei Deputati e del Ministero della Cultura, con il supporto dell’assessorato regionale al Turismo attraverso i fondi FUNT.

“Colture e culture si intrecciano per raccontare un territorio frammentato ma ricco di bellezza e valore”, affermano Giuseppe Pendolino e Giuseppe Ambrogio. “Un’opportunità da non perdere”, aggiungono il sindaco Fabio Termine e l’assessore Simone Di Paola, ringraziando chi ha reso possibile il ritorno di questo viaggio nel cuore di Sciacca.