Indagine dell’Antimafia sulle concessioni balneari in Sicilia

L’assessorato regionale ha ribadito che la certificazione antimafia è obbligatoria prima di ogni concessione, e che le valutazioni spettano alle Prefetture
L’Antimafia dell’Ars ha esteso i controlli sulle concessioni balneari da Mondello a tutte le società siciliane. Durante un’audizione, il deputato Ismaele La Vardera ha denunciato l’assunzione di parenti di boss mafiosi nella società Italo Belga, gestore dei lidi palermitani, citando anche l’aggressione verbale subita da parte dell’autista di Salvo Genovese. Il presidente della commissione, Antonello Cracolici, ha annunciato un’indagine sulle procedure di assegnazione delle concessioni. Verrà convocato Calogero Beringheli, dirigente del dipartimento Ambiente, che aveva già richiesto alle aziende di inviare certificazioni antimafia alle Prefetture e informare l’assessorato al Territorio.
L’assessorato regionale ha ribadito che la certificazione antimafia è obbligatoria prima di ogni concessione, e che le valutazioni spettano alle Prefetture. Dal 23 settembre sono in corso verifiche sulla presenza di soggetti non certificati nelle società concessionarie. Infine, l’assessore all’Ambiente di Palermo, Pietro Alongi, ha respinto le accuse contro il sindaco Lagalla e il presidente Schifani, definendole strumentali e infondate, precisando che non hanno responsabilità diretta sulle concessioni contestate.