Ecco alcuni dei dati che emergono dalla relazione per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario del presidente facente funzione della Corte d’Appello di Palermo, Matteo Frasca.
Più che raddoppiati i divorzi (da 798 a 1.239, +55,3%), mentre sono in netto calo sia i reati di stalking (da 963 a 869) che il numero dei femminicidi (da 15 a 6).
Crescono, invece, sia il numero delle violenze sessuali (491) che la pedofilia e la pedopornografia (da 71 a 105, +48%). Certe brutte abitudini però nel distretto di Palermo (che comprende anche i tribunali di Termini Imerese, Trapani, Marsala, Agrigento e Sciacca) non cambiano affatto e sono anzi in aumento, come i reati ambientali (anche se è vero che sono diminuite le violazioni edilizie e urbanistiche le lottizzazioni abusive, rispettivamente -17% e -25%) e le frodi sui finanziamenti statali e europei, passati da 53 a 113.
Un capitolo a parte meritano poi i reati contro la pubblica amministrazione, perché i numeri possono ingannare: si registra nel distretto un calo di questi illeciti (da 3.338 a 3.167, -5%), con punte del -22% se si prende in considerazione il solo reato di corruzione (le denunce sono passate da 45 a 35). Tuttavia, se il trend sembra essere incoraggiante, Palermo, Sciacca e Trapani offrono in questo settore dati in crescita. Secondo i magistrati c’è un crescente, desolante quadro di illegalità diffusa ed in espansione, tanto nelle modalità di esercizio di pubbliche funzione, nella gestione della cosa pubblica e nell’impiego delle risorse ad essa assegnate,