In corso nel mare agrigentino la mappatura delle praterie di Posidonia oceanica

Le fastidiose “alghe” che spesso provocano le proteste dei bagnanti, sono fondamentali per la biodiversità

Sono cominciate lo scorso 16 maggio nelle acque di giurisdizione del circondario marittimo di Porto Empedocle, e proseguiranno fino al 22 giugno, le attività delle unità navali “Mv Arctic” Imo 8521426 e “Mv Fugro Helmert” ImoO 9662978. Svolgeranno rilievi che rientrano nel nel programma di mappatura degli habitat costieri italiani. Si tratta di un’indagine dettagliata sulle praterie di Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa, habitat marini fondamentali per la biodiversità. Il progetto utilizza tecnologie avanzate come immagini satellitari ad altissima risoluzione, per creare una banca dati ad alta risoluzione utile alla gestione e tutela degli ecosistemi marino-costieri. Le attività di rilievo sono cominciate lo scorso anno su tutto il territorio costiero nazionale, per una superficie complessiva di 10.200 km2. La capitaneria di Porto Empedocle ha già disposto un’apposita ordinanza a firma del capitano di fregata Agazio Tedesco, con cui si rende noto che le due imbarcazioni saranno nel mare agrigentino per conto della Ispra e vengono indicate le direttive che nel periodo interessato dai rilievi disciplineranno la salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza della navigazione e la tutela dell’ambiente marino. E’ vietato navigare, ancorare, transitare, sostare, pescare, effettuare balneazione, sorvolo (a quota inferiore 200 metri), nonché svolgere ogni altra attività di superficie e subacquea, ed interferire con le operazioni delle navi oceanografiche e di intralciarne la rotta. Quello che interesserà il mare agrigentino, nel tratto che va da Licata e Porto Palo Menfi, è il più grande progetto dedicato alla conoscenza e alla tutela del mare nell’ambito del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, che vede Ispra come soggetto attuatore e il Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica come amministrazione titolare del finanziamento di 400 Mln di Euro per il 2022-2026. Il Progetto, denominato MER, prevede anche interventi per il ripristino e la protezione di habitat marini e il rafforzamento del sistema nazionale di osservazione degli ecosistemi marini e costieri. Le praterie di Posidonia, è bene ricordarlo nonostante in estate i bagnanti spesso si lamentino per la loro presenza, sono un elemento chiave per l’intero sistema costiero mediterraneo. Nel Mediterraneo esistono quattro specie di di fanerogame marine, ma la Posidonia Oceanica è senz’altro la più importante.