Il sindaco Termine chiede la convocazione del direttivo Pd

Il segretario cittadino Giuseppe Palagonia sottolinea la necessità di un confronto diretto con il partito, nel quale il primo cittadino è entrato a far parte, anche se in modo turbolento, circa un anno fa

SCIACCA. La crisi politica che attraversa il Comune di Sciacca approda ufficialmente dentro le stanze del Partito Democratico. Questa mattina il sindaco Fabio Termine ha chiesto al segretario cittadino Giuseppe Palagonia la convocazione del direttivo, un passaggio che lo stesso Palagonia definisce “da consumare”, pur riconoscendo che dopo quanto accaduto lunedì sera in consiglio comunale i margini di discussione appaiono ridotti. Il riferimento è alla lunga e turbolenta seduta consiliare che ha visto il licenziamento di tre assessori, due dei quali espressione del Pd, e l’apertura di un fronte di polemiche che ha acuito le divisioni interne alla maggioranza. Una frattura che ha alimentato anche il dibattito sulla mozione di sfiducia, che ora potrebbe trovare nuovi sostenitori. “Il sindaco venga a dire come intende superare la crisi”, ha dichiarato Palagonia, sottolineando la necessità di un confronto diretto con il partito, nel quale Termine è entrato a far parte, anche se in modo turbolento, circa un anno fa. Sul tema della mozione di sfiducia, il segretario ha aggiunto: “Anche questa deve essere vagliata dal Pd”, rimarcando che la decisione non può essere lasciata alle sole dinamiche consiliari ma deve passare attraverso una valutazione politica complessiva. Il clima resta teso: da un lato il sindaco che sembra non voglia ricompattare la maggioranza e rilanciare l’azione amministrativa, come richiesto giorni fa in un documento, dall’altro il Pd, che si trova a gestire una diatriba interna che continua a fare emergere la difficoltà di un’intesa tra le varie correnti, nell’interesse del futuro politico amministrativo della coalizione visto che tra un anno e mezzo si deve tornare a votare, e nell’interesse stesso della città. La convocazione del direttivo si annuncia dunque come un momento cruciale per chiarire posizioni e strategie, in un contesto in cui la prospettiva di una sfiducia non appare più remota.