Il corpo del giudice beato Rosario Livatino esposto per la venerazione

Migliaia di fedeli ad attenderlo e omaggiarlo. Fino a domenica 18 Maggio, la reliquia resterà aperta per la venerazione da parte dei fedeli

Quattro anni dopo la beatificazione del magistrato Rosario Angelo Livatino, il corpo del giudice martire della Chiesa è stato mostrato alle migliaia di fedeli che oggi a Canicattì hanno partecipato alla celebrazione di via Rosario Livatino. La giornata si è sviluppata attraverso la chiusura dell’Urna contenente il corpo del Beato e l’apposizione dei sigilli. Erano presenti l’Arcivescovo, i membri del Tribunale per la ricognizione, i rappresentanti delle parrocchie e il clero di Canicatti, i Seminaristi, i direttori, impiegati e volontari della Curia Arcivescovile. Al termine, dimessi gli intervenuti, i membri del Tribunale hanno proceduto alla conclusione dell’ultima sessione con la lettura e la sottoscrizione del Verbale. La celebrazione si è svolta con un corteo con i ministri che hanno accompagnato le reliquie del Beato Rosario Livatino dalla chiesa S. Chiara per via Gugino fino a raggiungere la via Giudice Rosario Livatino. Collocata l’urna sul palco, è stata data lettura della relazione conclusiva della ricognizione canonica. Poi la celebrazione eucaristica e al termine l’urna con le reliquie è stata riportata in chiesa attraversando via Giudice Livatino e via Gugino e posta sul sagrato per permettere ai fedeli di potere venerare le reliquie. Terminata la venerazione è stata ricollocata nella sepoltura che, fino a domenica 18 Maggio, resterà aperta per la venerazione da parte dei fedeli. Il corpo del beato, trovato in perfetto stato di conservazione, è stato posto in un’urna trasparente con addosso la toga e in mano il vangelo. Il monumento appositamente realizzato, sarà chiuso e riaperto il prossimo 21 settembre, in occasione dell’anniversario del suo assassinio. A seguire, il sarcofago sarà riaperto in altre due occasioni, il 3 ottobre, giorno del compleanno del beato Livatino e il 10 maggio, data quest’ultima della sua beatificazione.