Il Comune di Calamonaci non ha esercitato alcun mobbing nei confronti di un proprio dipendente

È la sentenza della Corte di Appello di Palermo, sezione controversie di lavoro, previdenza e assistenza, relativa a una causa civile tra una dipendente comunale e il Comune di Calamonaci rappresentato e difeso dagli Avvocati MIchele Dinghile e Giuseppe Lo Gioco​

CALAMONACI- La Corte, composta dai magistrati Cinzia Alcamo (Presidente), Caterina Greco (Consigliere relatore) e Claudio Antonelli (Consigliere), ha rigettato l’appello proposto dalla dipendente e confermato la sentenza di primo grado. ​ Il Tribunale di Sciacca aveva rigettato tutte le domande proposte dal dipendente comunale che aveva citato in giudizio il Comune. La Corte ha anche condannato la dipendente comunale, a rifondere al Comune di Calamonaci le spese processuali di 3.473 euro e stabilito che l’appellante debba versare un ulteriore importo a titolo di contributo unificato, come previsto dall’art. ​ 13 del DPR n. 115 ​/2002.
La Corte di Appello ha confermato, dunque, la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Sciacca nel settembre 2023