Ignazio Messina: “I Comuni sono proprietari di Aica ma non riescono ad avere gli atti dell’attività svolta”

Il presidente del consiglio comunale di Sciacca accusa sia l’amministrazione sia Aica di avere sottovalutato la gestione dell’emergenza idrica nel territorio
SCIACCA. “Non capisco perché, sulla crisi di Aica, il sindaco Fabio Termine ha chiesto al prefetto di parlare con il presidente della Regione quando avrebbe potuto farlo direttamente”. È uno dei dubbi di Ignazio Messina, presidente della commissione d’indagine sulla gestione idrica, espresso durante una intervista approfondita in onda oggi su Rmk Tv. Messina accende l’attenzione sulla difficoltà di avere la documentazione sull’attività di Aica, richiesta dopo la costituzione di una commissione consiliare d’inchiesta: “La nostra richiesta di accesso agli atti non ha ricevuto ancora riscontro, ed è molto grave visto che il Comune di Sciacca è socio di Aica e, dunque, proprietario”,
Ancora, il presidente del consiglio comunale a proposito dello stop alle manutenzioni critica l’amministrazione Termine: “Il fatto che oggi il comune è in credito con Aica non significa che il comune non debba più fare gli interventi necessari”. Messina accusa sia l’amministrazione che Aica di avere sottovalutato la gestione dell’emergenza idrica nel territorio. Nel mirino anche il bando per la scelta del nuovo cda che dovranno fare quegli stessi sindaci che non sono stati in grado di nominare un commissario: “La politica non toglierà mai le mani dalla gestione dell’acqua, ho dubbi che i sindaci siano in grado di fare scelte libere. Meglio affidare questo compito ad una commissione di esperti”.