Faraone (Italia Viva) all’ospedale di Sciacca: “Astanteria nuova ma chiusa, mancano i medici”
Il quadro delineato è quello di un pronto soccorso in sofferenza, con circa un terzo del personale mancante e la necessità di almeno quattro nuovi medici per rendere operativa la struttura.

SCIACCA. Il vicepresidente di Italia Viva, Davide Faraone, insieme a Roberta Lala che è riferimento del partito in provincia di Agrigento, ha acceso i riflettori sulle criticità del Pronto soccorso di Sciacca, dopo un sopralluogo che ha evidenziato la situazione di grave carenza di personale. Secondo Faraone, la nuova astanteria del presidio ospedaliero, inaugurata con cerimonie ufficiali e costata risorse pubbliche, non è mai entrata in funzione: “È rimasta chiusa – ha dichiarato – per un motivo semplice e devastante: mancano i medici”. Il quadro delineato è quello di un pronto soccorso in sofferenza, con circa un terzo del personale mancante e la necessità di almeno quattro nuovi medici per rendere operativa la struttura. Molti dei professionisti attualmente in servizio sono specializzandi o medici a gettone.
La nuova rete ospedaliera sulla carta assegna a Sciacca 35 posti letto in più, passando da 236 a 271. Ma, sottolinea Faraone, senza personale quei letti restano “arredamento sanitario, scenografia”. Alle difficoltà del pronto soccorso si aggiunge il problema delle liste d’attesa: per esami come risonanze magnetiche o colonscopie i cittadini devono attendere mesi o rivolgersi ad altre strutture. Faraone ha criticato le dichiarazioni del governo, che parla di investimenti senza precedenti: “Una astanteria chiusa non è un dettaglio tecnico, ma il simbolo di un modello che preferisce l’apparenza alla realtà”. In questo contesto, evidenzia Italia Viva, l’unico elemento positivo resta la professionalità del personale sanitario, che continua a garantire assistenza nonostante le difficoltà.




