Esperti dettano nuove regole: evitare l’accesso non supervisionato a Internet prima dei 13 anni
Il tema del “bambino digitale” è stato scelto dalla Commissione infanzia per la Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra oggi 20 novembre
Dai neologismi dell’era digitale come “smombie” (smartphone + zombie) e “brexting” (messaggi durante l’allattamento) parte la riflessione della Società italiana di pediatria sull’impatto dei dispositivi digitali e dell’intelligenza artificiale sui più piccoli, presentata agli Stati generali della pediatria in Senato. Gli esperti hanno diffuso nuove raccomandazioni per famiglie, scuole e pediatri: evitare l’accesso non supervisionato a Internet prima dei 13 anni, rinviare l’uso dello smartphone personale e ritardare quello dei social media, idealmente fino ai 18. Vietato l’uso dei dispositivi durante i pasti e prima di dormire, mentre vanno incentivati sport, lettura e gioco creativo. «Ogni anno in più senza smartphone è un investimento nella salute del bambino», ha ricordato Rino Agostiniani, presidente Sip. Il tema del “bambino digitale” è stato scelto dalla Commissione infanzia per la Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza, con iniziative del ministero della Famiglia per promuovere un uso critico e consapevole della tecnologia.




