Emergenza idrica fuori controllo: fondi manutenzione esauriti e polemiche politiche

Oggi il sindaco Fabio Termine incontra il Prefetto Salvatore Caccamo
SCIACCA – La crisi idrica in città ha raggiunto livelli allarmanti. A metà luglio, la situazione è già esplosiva: l’acqua si disperde a causa di continue rotture nelle condotte, mentre i disservizi si manifestano a macchia di leopardo persino nel centro abitato. Alcune zone restano completamente a secco, altre ricevono l’erogazione con turni irregolari e pressione insufficiente. Il Comune, che aveva previsto interventi di manutenzione in compensazione con il gestore Aica, riferisce adesso che ha esaurito i fondi disponibili, bloccando ogni possibilità di ripristino delle reti danneggiate. In queste ultime settimane una ditta locale ha effettuato continui interventi di manutenzione, che non sono stati comunque sufficienti per ridurre i disagi e sistemare le condotte danneggiate. Di fronte a questo scenario, il sindaco Fabio Termine ha annunciato di aver richiesto un incontro urgente con il Prefetto di Agrigento (incontro previsto questa mattina), nel tentativo di trovare soluzioni istituzionali. Intanto, la tensione politica cresce e in consiglio due sere fa l’opposizione ha sollevato forti critiche contro l’amministrazione comunale e la gestione di Aica. Le accuse parlano di un “carrozzone” inefficiente, bollette salate a fronte di un servizio precario. Non è mancata la replica del primo cittadino e dei consiglieri che lo sostengono, che ha richiamato i gruppi politici con tono ironico, sottolineando come sia “facile criticare senza essere in prima linea e preferendo poi andare al mare”. Sciacca si trova ora davanti a un bivio: continuare a sostenere il modello attuale o ripensare radicalmente la gestione del servizio idrico. I cittadini chiedono risposte, trasparenza e soprattutto acqua, mentre Aica si avvia alla nomina di un nuovo Cda (lunedi assemblea dei sindaci che in atto sta facendo un forte pressing su Alfonso Provvidenza per la presidenza).