Dissalatore spento nelle ore notturne perchè fa troppo rumore

Il nuovo impianto di Porto Empedocle produce oggi solo 45 litri al secondo. Commissario Dell’Acqua annuncia che il 20 settembre verranno installati dispositivi di contenimento
L’interruzione nelle ore notturne del dissalatore di Porto Empedocle, messo in esercizio lo scorso 6 agosto, sta determinando una portata pari alla metà della capacità produttiva pari a 96 litri di acqua al secondo. A confermarlo è Nicola Dell’Acqua, Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica. L’impianto fa troppo rumore e nelle ore notturne provoca evidenti disagi non solo alle residenze che sorgono nelle vicinanze, ma anche agli alloggi della capitaneria di Porto Empedocle. “E’ una limitazione già programmata – dice Dell’Acqua – ma è solo temporanea, dovuta alla necessità di installare dispositivi per il contenimento dei rumori, il cui montaggio è previsto per il prossimo 20 settembre. Una volta completata l’installazione, l’impianto potrà operare a pieno regime, garantendo una produzione continua pari alla capacità prevista”. Sebbene la produzione attuale sia ridotta rispetto al potenziale previsto, per la struttura commissariale gli obiettivi iniziali non risultano compromessi in modo sostanziale: “L’impianto – aggiunge Dell’Acqua – è stato progettato per rispondere con tempestività all’emergenza idrica, e la sua attivazione, anche parziale, ha già contribuito ad aumentare la disponibilità idrica nel territorio. Il completamento degli interventi di insonorizzazione è in corso di svolgimento e consentirà il ripristino della piena operatività, garantendo il raggiungimento dei livelli di produzione pianificati”. Abbiamo chiesto al Commissario se non c’è il rischio che i benedici del dissalatore agrigentino, vadano in fumo fumo alla luce dello stato di degrado in cui si trovano le condotte presenti nel territorio, con una perdita dell’acqua erogata che supera addiruttura il 50 per cento. “La riduzione delle perdite idriche è certamente una priorità strategica – aggiunge – ma va chiarito che gli interventi sulla rete di distribuzione rientrano nelle competenze dei gestori del servizio idrico Iitegrato, non del Commissario straordinario nazionale. Io ho ricevuto il compito specifico di realizzare tre impianti nei comuni di Trapani, Gela e Porto Empedocle, con finalità emergenziali legate all’approvvigionamento”. Le infrastrutture di adduzione e distribuzione della risorsa idrica in Italia presentano ancora rilevanti inefficienze e sprechi. Le perdite idriche percentuali si attestano attorno al 42,2 per cento, tra le più alte d’Europa (la media UE-27+UK è circa 25 per cento). “Devo comunque sottolineare – continua Dell’Acqua – che gli investimenti dei gestori sono raddoppiati negli ultimi dieci anni, e che nel periodo 2016–2021 si è registrato un miglioramento globale pari a quasi 14% per l’indicatore M1a (perdite idriche lineari), secondo i dati raccolti da Arera”. Ma come superare le criticità, che in provincia di Agrigento sono tante, soprattutto dal punto di vista strutturale ? “Il superamento dei problemi – conclude il Commissario – richiede un coordinamento multilivello tra gestori, enti locali e autorità di regolazione, oltre a una pianificazione strutturale e finanziaria che consenta di affrontare il tema in modo sistemico e duraturo”. Nicola Dell’Acqua è stato a Porto Empedocle lo scorso lugli. Aaccompagnato dal sottosegretario di Stato Alessandro Morelli, ha effettuato un sopralluogo al dissalatore di Porto Empedocle per verificarne l’efficienza a conclusione dei lavori e pochi giorni prima la messa in esercizio dell’impianto. In quella occasione ha ribadito che in gran parte d’Italia il sistema idrico integrato sta funzionando e bisogna dare seguito a tale programmazione per mettere fine ad anacronistiche turnazioni. Per quanto riguarda le critiche alla individuazione del sito, disse che la scelta era obbligata per accelerare i lavori in quanto c’era già un attingimento che per diversi anni aveva dato a Enel ottimi risultati attraverso un piccolo impianto.
Tratto da La Sicilia