Cuffaro resta ai domiciliari: il Riesame conferma la misura cautelare

Il provvedimento si inserisce nell’inchiesta della Procura di Palermo su un presunto sistema di tangenti legato ad appalti e concorsi nella sanità siciliana

Il Tribunale del Riesame di Palermo ha confermato la misura degli arresti domiciliari per Salvatore “Totò” Cuffaro, già presidente della Regione Siciliana, sottoposto alla misura cautelare da tre settimane. La decisione, le cui motivazioni non sono ancora state depositate, arriva dopo l’udienza in cui la difesa aveva chiesto la revoca o l’attenuazione della misura. Il provvedimento si colloca nell’ambito della vasta inchiesta condotta dalla Procura di Palermo su un presunto sistema di tangenti e interferenze volto a condizionare appalti nel settore sanitario e procedure concorsuali all’interno delle aziende sanitarie e degli ospedali dell’Isola. Secondo l’impianto accusatorio, ancora in fase di approfondimento, l’obiettivo del presunto sistema sarebbe stato quello di orientare nomine, gare e incarichi attraverso una rete di relazioni e pressioni. La conferma dei domiciliari da parte del Riesame rappresenta un passaggio significativo nella fase preliminare dell’indagine, in attesa del deposito delle motivazioni che chiariranno le ragioni alla base della decisione.