Crisi politica: PD sempre diviso. Nessuna intesa all’orizzonte

Sindaco Termine disponibile ad un azzeramento della giunta ma mantenendo gli attuali tre

SCIACCA. Un azzeramento e un ricambio totale degli assessori della giunta con una rivisitazione delle deleghe assessoriali: è questa la proposta che sedici componenti del direttivo del Partito Democratico hanno presentato al segretario cittadino Giuseppe Palagonia durante la riunione di ieri sera finalizzata a chiarire la crisi che spacca in due il partito e che ha prodotto fino ad oggi accese polemiche e addirittura l’intervento degli organismi regionali. Il confronto non ha prodotto quindi un chiarimento: il sindaco Fabio Termine sempre nel corso della riunione ha detto di essere disponibile ad un azzeramento ma con rinomina contestuale dei medesimi assessori, così ripartiti; due Pd ripartiti per corrente, uno al Movimento Cinque Stelle, uno alla componente Verdi, uni Lista Ferdinandea e due tecnici esterni da scegliere. I firmatari del documento, a conferma della frattura ancora viva, hanno stigmatizzato con fermezza il metodo e il merito delle decisioni assunte dal sindaco Fabio Termine: “Una incomprensibile ritrosia, la sua, verso il confronto politico e il rispetto degli equilibri interni alla coalizione, nonché una palese mancanza di riguardo nei confronti delle determinazioni assunte dall’organismo del PD all’atto della scelta dei suoi rappresentanti in giunta”.

Il documento:

I sottoscritti componenti del Direttivo del Circolo del Partito Democratico di Sciacca, firmatari del presente documento, in occasione della odierna convocazione dell’organismo dirigente, riunito per esaminare la situazione politico-amministrativa cittadina e i rapporti intercorrenti tra il Partito Democratico e l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Fabio Termine, ritengono doveroso sottoporre all’attenzione del Segretario cittadino le seguenti considerazioni e determinazioni. A partire dalla riunione dell’Organismo Dirigente del 07.07.2025, nel corso della quale fu formalmente richiesta al sindaco una rimodulazione delle deleghe assessoriali e un maggiore coinvolgimento dei consiglieri comunali del PD nelle scelte politico-amministrative della Giunta, si è assistito a un comportamento di persistente chiusura al dialogo da parte del primo cittadino. Nonostante la richiesta di “qualche settimana di tempo” per fornire una risposta, nessun segnale concreto è mai giunto da parte del sindaco, che ha continuato ad amministrare in totale disattenzione rispetto alle istanze del Partito Democratico e della coalizione progressista che lo sostiene. Tale atteggiamento ha generato un profondo malessere non solo tra i consiglieri comunali del PD, ma anche tra quelli delle forze politiche alleate – Alleanza Verdi e Sinistra e Movimento S Stelle – i quali, dopo mesi di appelli e richieste di confronto rimaste puntualmente senza esito, si sono visti costretti a presentare in Consiglio comunale un documento politico unitario, finalizzato esclusivamente a ottenere un segnale di ascolto e di rispetto da parte del sindaco mai di sfiducia o di messa in mora del sindaco, come si è voluto far credere in queste settimane, parlando impropriamente di tradimento. L’unica risposta a tale legittima iniziativa è stata, tuttavia, un incomprensibile atto di revoca degli assessori Valeria Gulotta e Simone Di Paola, espressione del Partito Democratico, e dell’assessore Alessandro Curreri, espressione del Movimento 5 Stelle. Un provvedimento comunicato in modo sommario, attraverso un comunicato di poche righe, senza alcuna preventiva informazione agli interessati, che hanno appreso la notizia pochi minuti prima della seduta del Consiglio comunale, dagli organi di stampa.
Giova in tal senso rammentare come gli Assessori del PD rimossi siano, rispettivamente, la prima eletta nella lista PD per il consiglio comunale, dimessasi dal suo seggio consiliare, in nome di un accordo politico siglato dalla coalizione, il cui garante era proprio il sindaco, nonché il Segretario Provinciale pro tempore del PD di Agrigento, entrato in giunta con una scelta di responsabilità e di generosità politica nei riguardi del progetto e dell’alleanza; ricordiamo altresì che entrambi gli Assessori sono stati scelti con deliberazioni ufficiali dell’organismo dirigente, tal che la loro defenestrazione costituisce un’offesa al prestigio ed all’autorevolezza dei vertici del PD locale, totalmente esclusi da tale inopinata defenestrazione.
Tale comportamento rappresenta non solo una grave mancanza di rispetto verso persone che hanno lavorato con impegno, lealtà e spirito di servizio, ma anche un atto di grave incrinatura del rapporto con il Partito Democratico e con l’intera coalizione progressista che ha sostenuto la candidatura e l’azione amministrativa del sindaco.
Alla luce di quanto sopra i sottoscrittori, componenti del Direttivo del Circolo del Partito Democratico di Sciacca:
1. Stigmatizzano con fermezza il metodo e il merito delle decisioni assunte dal sindaco Fabio Termine, che denotano una incomprensibile ritrosia verso il confronto politico e il rispetto degli equilibri interni alla coalizione, nonché una palese mancanza di riguardo nei confronti delle determinazioni assunte dall’organismo del PD all’atto della scelta dei suoi rappresentanti in Giunta;
2. Esprimono solidarietà e pieno sostegno agli assessori Valeria Gulotta e Simone Di Paola.
ingiustamente estromessi dalla Giunta comunale;
3. Rilevano come si sia glavemente incrinato il rapporto fiduciario e politico tra il sindaco e il Gruppo dirigente del Partito Democratico di Sciacca;
4. Evidenziano come, rispetto alla grave crisi politica determinatasi in Città, l’unica proposta possibile per provarè a rilanciare l’azione politico amministrativa del Governo cittadino, venendo incontro alle rivendicazioni proposte dai Consiglieri comunali ed ex amministratori di PD, 5 Stelle e AVS, sia quella di un azzeramento della composizione della Giunta ed un totale ricambio degli Assessori, con un organico ripensamento nell’attribuzione delle deleghe assessoriali, scongiurando ogni forma di trasformismo politico all’interno del Consiglio Comunale ed in ultimo l’applicazione rigorosa del criterio di coalizione per il quale eventuali assessori chiamati di far parte della nuova giunta si dimettano preventivamente dal seggio consiliare, al pari di quanto fatto da Valeria Gulotta e Salvino Patti all’inizio della Consiliatura :
Il presente documento viene trasmesso al Segretario cittadino, avv. Giuseppe Palagonia, affinché 10 si metta ai voti dell’organismo dirigente e si provveda a inoltrarlo agli organismi provinciali e regionali del Partito Democratico, per le valutazioni e le determinazioni conseguenti.