Crisi politica, Di Prima propone “usato sicuro” in giunta: Girasole pronto a tornare assessore

L’ex consigliere provinciale propone a Termine di chiamarlo in giunta insieme a Salvatore Mandracchia e Mariolina Bono

SCIACCA. L’ex assessore comunale e consigliere provinciale Stefano Girasole pronto a fare l’assessore al Comune di Sciacca. L’intervento dopo una proposta dell’ex consigliere provinciale Ezio Di Prima, sempre attento nel seguire le vicende politiche cittadine. “Tutti ci interroghiamo su come evolverà la vicenda della crisi scaturita dal documento dei tre assessori, poi revocati, e dei consiglieri che sostenevano la giunta Termine – dice Di Prima – adesso o rientrano Di Paola, Gulotta e Curreri, come io personalmente auspico ma che appare improbabile, o che il sindaco chieda al Pd i nominativi di nuovi assessori e lo stesso l Movimento 5 Stelle, cosa che appare anch’essa difficile. Rimane la mozione di sfiducia che nessuno vuole o solo in pochi vogliono. Oppure azzeramento della giunta con nomina di una giunta di “salute pubblica” con tutti dentro, anche questo percorso pare impossibile”. Di Prima una ricetta per superare la crisi ce l’ha: “Difficile trovare tre assessori capaci di area o vicini a loro che possono avere esperienza e capacità come i tre revocati – aggiunge – che si sono dimostrati oggettivamente bravi e validi. La mia soluzione da portare avanti per il bene della città (che a tutti riguarda) è ricorrere all’usato sicuro. E pensavo, e lo dico seriamente, perché Termine non fa la proposta di nominare ad esempio Salvatore Mandracchia, Stefano Girasole e Mariolina Bono, che sono in pensione e possono anche avere tempo per una nuova esperienza. Tutti e tre tra i migliori assessori che ha avuto nel tempo Sciacca, di area centrosinistra, con esperienza, competenza e anche tanta popolarità, che potrebbero mettere a servizio della città per questo anno e mezzo che manca alla fine della consiliatura il loro tempo, la loro passione e l’amore per la città”. Di Prima si scusa se rende pubblica questa sua idea coinvolgendo i tre, ma li ritiene validi per completare la consiliatura, altrimenti l’unica alternativa valida sono le dimissioni del sindaco e nuove elezioni. “Sarebbe una buona cosa per l’amministrazione comunale e per la nostra città – conclude – per cercare di portare avanti il tutto per un anno e mezzo”.

Alla sollecitazione di Di Prima ha risposto prontamente Girasole: “Per fare questo ci vuole fegato, coraggio e amore per la città – dice – io a prescindere dal mio nome penso che questa potrebbe essere una buona soluzione”.