Crisi politica, “centrodestra avvantaggiato ma senza idee chiare”
Giorni fa abbiamo pubblicato una considerazione di un lettore del centrosinistra in merito alla vicenda della crisi politica che attraversa la coalizione che fa capo al sindaco Fabio Termine. Oggi pubblichiamo una riflessione, a mezzo lettera, inviataci in redazione da un lettore del centrodestra. Un lettore quasi smarrito rispetto ad un centrodestra che non dimostra coesione rispetto ad uno stallo dell’attività amministrativa della giunta Termine
Gentile Direttore, ho letto nei giorni scorsi, sul vostro giornale online, l’intervento di un elettore di sinistra che ha voluto esprimere il proprio punto di vista sulla situazione politica cittadina. Da elettore di centro-destra, ritengo corretto offrire anche la prospettiva di chi oggi osserva gli stessi fatti da un’altra posizione. È innegabile che il centro-destra, in questo momento, si trovi avvantaggiato dal quadro politico complessivo: il centro-sinistra appare diviso e non ha saputo dare soluzione alla crisi politica aperta dal sindaco Fabio Termine. Tuttavia, proprio questo scenario rende ancora più rilevante il ruolo del centro-destra, che si trova nelle condizioni di dover compiere scelte importanti e non più rinviabili. Le possibilità, in teoria, sono molteplici: si può valutare la continuità amministrativa nell’interesse della città, oppure si può arrivare anche a un’eventuale mozione di sfiducia. Ciò che conta davvero, però, è che qualsiasi decisione venga presa da un centro-destra unito, compatto, capace di mostrarsi come una coalizione che lavora insieme e che mantiene salda la propria identità. La città, oggi, si trova davanti a un bivio. La crisi politica che il sindaco ha aperto mesi fa ha creato una condizione che non permette più di procedere con serenità. Sciacca necessita di una guida stabile, di un’amministrazione in grado di programmare e valorizzare, e questo, attualmente, non si percepisce più. Va riconosciuto, comunque, che l’opposizione di centro-destra, pur mantenendo il proprio ruolo critico, non si è mai sottratta nella fase più delicata: ha garantito presenza, serietà e spesso ha votato gli atti in consiglio comunale per evitare blocchi istituzionali e permettere alla città di proseguire il suo percorso di crescita. Un atteggiamento che molti elettori hanno apprezzato. Adesso, però, ci si aspetta un segnale. Se il centro-destra vuole recuperare pienamente forza e credibilità dopo anni lontano dal governo cittadino, deve dimostrare unità, decisione e capacità di valutare quale sia la strada più utile per Sciacca. Se restare al proprio posto può assicurare continuità amministrativa e raggiungimento degli obiettivi, è giusto farlo. Ma se il sindaco non intende rimettere il mandato — e nessuno può prevederlo — allora è proprio il centro-destra a dover indicare una direzione chiara. Il consiglio comunale rappresenta la città, e sarebbe opportuno domandarsi cosa realmente desiderano oggi i cittadini. Da elettore moderato, credo che ogni consigliere abbia il dovere di interrogarsi con sincerità e responsabilità sul proprio ruolo e su ciò che è più giusto per il futuro della nostra comunità. Cordiali saluti.
Gentile lettore, il centrodestra ha una opportunità politica unica rispetto ad un tempo precedente. Negli interventi in aula consiliare ha criticato l’amministrazione Termine definendola incapace e inadeguata. Rispetto ai numeri per validare una mozione di sfiducia, oggi il centrodestra ha una opportunità di dare seguito alle parole proferite in aula. Ma non mi sembra che alcuni componenti il centrodestra abbiamo chiarezza e determinazione. Se il centrodestra critica l’amministrazione Termine e ritiene la città in agonia, basta solo avviare la mozione di sfiducia, anche in considerazione del clima burrascoso che pervade sugli (ex) alleati del sindaco. Chi agisce diversamente dalle critiche espresse in aula dimostra di essere complice di “quell’agonia” in cui versa la città e mantenere in vita la medesima agonia per altri 18 mesi. F.C.




