Corte dei conti: “Gravi ritardi nel Piano per le carceri, sovraffollamento ai limiti dell’emergenza”

Segnalate situazioni particolarmente critiche in sei Regioni. Inoltre non sono stati attuati diversi interventi per migliorare le condizioni ambientali, igienico-sanitarie e di trattamento
A dieci anni dalla conclusione della gestione commissariale, l’analisi sullo stato di attuazione del “Piano Carceri” evidenzia situazioni critiche di sovraffollamento carcerario che – soprattutto in Lombardia, Puglia, Campania, Lazio, Veneto e Sicilia – assumono contorni ai limiti dell’emergenza, anche alla luce dei dati del Ministero della Giustizia. È quanto sottolinea la Corte dei conti nella relazione “Infrastrutture e digitalizzazione: Piano Carceri», approvata dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato. Accanto alla necessità legata alla creazione di nuovi posti detentivi, si legge nel documento, emergono la mancata realizzazione di numerosi interventi e l’urgenza di completare quelli di manutenzione straordinaria già avviati, per migliorare le condizioni ambientali, igienico-sanitarie e di trattamento all’interno degli istituti. Al nuovo Commissario straordinario si chiede di tenere conto delle criticità emerse dall’indagine e di assicurare un attento monitoraggio degli interventi nel rispetto dei cronoprogrammi procedurali e finanziari, per evitare ulteriori ritardi e criticità operative.