Continua la querelle sui “doppioni” ospedale Sciacca e Ribera. Inglese attacca Ignazio Cucchiara: “Siamo davanti a un disegno cinico e perverso, ormai fin troppo chiaro: chiudere l’ospedale di Ribera”

Non si placa lo scontro politico sulla vicenda dei “doppioni” fra gli ospedali di Sciacca e Ribera. Per il consigliere comunale di Ribera, Nicola Inglese le dichiarazioni di Ignazio Cucchiara, portavoce del Comitato civico saccense per la Sanità, lasciano a dir poco sgomenti

RIBERA- “Il tema della salute e del diritto alle cure non può essere garantito, come farnetica qualcuno, in base al certificato di residenza”. A dirlo è il consigliere comunale Nicola Inglese che evidenzia che “non si tratta di “attaccarsi alla medaglia”, ma ci troviamo davanti a un disegno cinico e perverso, ormai fin troppo chiaro: chiudere l’ospedale di Ribera privando un’intera comunità e un intero territorio, che abbraccia diversi comuni, di un presidio e un diritto fondamentali”. Inglese non solo prende di mira l’onorevole Michele Catanzaro (Pd) e l’ex sindaco di Sciacca Cucchiara, portavoce del Comitato Civico per la Sanità di Sciacca, ma punta il mirino anche sul sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo: “Sempre presente quando c’è da prendersi i meriti di iniziative e realizzazioni altrui, sul tema dell’ospedale sceglie di tacere e non intervenire. Eppure, anziché scaricare comodamente il peso di responsabilità delicate e importanti, che rientrano a pieno tra le sue prerogative di primo cittadino, dovrebbe farsi portavoce dei diritti della comunità che rappresenta prendendo posizione e mettendoci la faccia. E invece Matteo Ruvolo continua a distinguersi per la sua ingiustificabile assenza”. Insomma, la querelle sull’ospedale di Ribera coinvolge più fronti. “I presìdi ospedalieri di Sciacca e Ribera sono complementari e possono assolutamente coesistere sul nostro territorio. Di fronte a chi definisce “doppione” un presidio ospedaliero che cura le persone e salva vite umane, non possiamo voltarci dall’altra parte”, aggiunge Inglese.