Conte attacca Meloni sulla corruzione: “Sei contro la corruzione e in Sicilia non azzeri la giunta”
Il leader M5S cita le inchieste che coinvolgono esponenti regionali e nazionali e rilancia il tema dell’etica pubblica nell’Aula della Camera.
Nel corso del dibattito alla Camera, il leader del M5S Giuseppe Conte ha attaccato il governo nazionale e quello siciliano sul tema della corruzione, chiedendo conto alla premier Giorgia Meloni delle inchieste che coinvolgono diversi esponenti politici dell’Isola. “Lei ha detto che la corruzione le fa schifo – ha detto Conte – e allora come può non azzerare la giunta in Sicilia, sono sotto inchiesta per corruzione ?” Poi ha citato casi che riguardano figure di primo piano: dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, indagato per corruzione, peculato, truffa e falso ideologico, all’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, il deputato Carmelo Pace e l’ex assessore Roberto Di Mauro. Tra gli altri nomi richiamati figurano Gianfranco Miccichè, Giuseppe Castiglione, il vicepresidente della Regione Luca Sammartino e il deputato regionale Salvo Geraci, tutti coinvolti in procedimenti per reati diversi, dalle ipotesi di voto di scambio alla tentata concussione. Conte ha esteso le critiche anche al governo nazionale, citando il caso della ministra Daniela Santanchè e le contestazioni relative ai fondi Covid. L’intervento ha riacceso il confronto politico sul rapporto tra etica pubblica, responsabilità istituzionale e gestione delle inchieste che riguardano esponenti di governo e amministrazioni regionali.





