MARINELLO: “IL MIO IMPEGNO PER MIGRANTI, SALUTE E RIFUGIATI”

Si è tenuta giovedì mattina, alla Farnesina, la “II° Conferenza Ministeriale Italia Africa”, per discutere le dinamiche di sviluppo dell’Africa in termini di crescita, occupazione e diseguaglianze.
Alla cerimonia e conseguente plenaria, alla quale hanno preso parte il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il nostro premier Giuseppe Conte e il Ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, c’era anche il senatore del Movimento 5 Stelle Rino Marinello, componente della Commissione straordinaria per i Diritti Umani e della commissione Sanità al Senato.
“Il massimo del mio impegno, nella mia attività da componente di queste importanti commissioni – afferma il senatore 5 Stelle – sarà rivolto a ‘Migranti, Salute e Rifugiati’, con uno sguardo particolare al ruolo della donna, un ruolo che potrebbe diventare sempre più importante. Proprio oggi apprendiamo una notizia importantissima, l’Etiopia ha per la prima volta una donna come presidente. I parlamentari etiopi, infatti, hanno nominato all’unanimità Sahle-Work Zewde come presidente del Paese africano”.
A seguire, il senatore ha partecipato alla Tavola rotonda sulla dimensione umana. “Tanti i temi affrontati, – continua Marinello – tra questi: come rafforzare i collegamenti tra economie rurali e urbane, la promozione della crescita verde, come incoraggiare l’investimento per lo sviluppo privato, il ruolo della donna e la creazione di maggiori opportunità di lavoro proprio per le donne e i giovani; e quindi, la riduzione di disuguaglianze reddituali, gli aiuti al settore privato per diversificare la produzione e l’esportazione, l’ampliamento dell’istruzione migliorandone al tempo stesso la qualità e le competenze, lo sviluppo di infrastrutture per incrementare i trasporti, la tutela sul lavoro e quella sanitaria, l’incremento dell’Agroindustria”.
“Bisogna promuovere un nuovo approccio nei confronti dell’Africa, continua Marinello-. Si stima, infatti, che nel 2050 la popolazione africana raggiungerà due miliardi e trecentomila persone e, di sicuro, l’emigrazione non riuscirà a risolvere il problema”.

 


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