Comitato civico Terme: “Utilizzare subito 50 mln FSC per evitare che vengano dirottati altrove”

La proposta alla Regione è quella di procedere in proprio con un apposito progetto su quella porzione di patrimonio immobiliare delle Terme di Sciacca che sarà possibile riqualificare con tale somma oggi disponibile

Il Direttivo del Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca si è riunito per valutare la situazione alla luce dell’esito negativo del bando di Partenariato Pubblico Privato per la riqualificazione e valorizzazione delle Terme di Sciacca. Pur apprezzando il tentativo messo finora in atto dal Presidente della Regione, il comitato ha preso atto che questa strada non ha dato purtroppo l’esito sperato e che proseguire su di essa, anche con le necessarie modifiche, potrebbe condurre in un vicolo cieco, con la conseguenza di perdere o veder dirottati altrove i 50 milioni di euro del Fondo di Sviluppo e Coesione al momento destinati alle Terme di Sciacca.

Le risorse del Fondo (90 milioni di euro per Sciacca ed Acireale) sono infatti collegate ad un ben definito cronoprogramma di spesa, che deve essere rispettato, Il comitato suggerirà alla Regione Siciliana un percorso diverso: affidandosi soltanto ai propri 50 milioni di euro del Fondo Sviluppo e Coesione, procedere in proprio su quella porzione di patrimonio immobiliare delle Terme di Sciacca che sarà possibile riqualificare con tale somma oggi disponibile, affidando ai propri uffici la progettazione esecutiva, l’appalto dei lavori e la gestione della fase realizzativa dei lavori stessi. Nell’arco temporale di svolgimento della progettazione e realizzazione ci sarebbe poi il tempo di trovare le migliori modalità per la ricerca e la selezione di un qualificato imprenditore turistico/termale a cui affidare la gestione privata di quella porzione del complesso termale che sarà stato possibile riqualificare e rendere adeguata alle esigenze di un moderno termalismo.

“In questa delicatissima fase – dice il coordinatore Nino Porrello – ci si trova dinanzi al bivio di trovare il modo di spendere i 50 milioni di euro oppure di perderli. E un’altra esigenza di primaria importanza diventa quella che il livello politico territoriale (Comune di Sciacca, deputati regionali Catanzaro, La Rocca Ruvolo e Pace, sindaci dei comuni vicini) assuma un ruolo attivo, partecipe e propulsivo”. Il comitato invita il Sindaco e il Presidente del Consiglio comunale di Sciacca a voler tempestivamente convocare una riunione con la deputazione regionale del territorio agrigentino; una riunione con i sindaci del comprensorio di Sciacca per aggiornarli sulla questione termale; invitare ufficialmente a Sciacca il Presidente della Regione, Schifani, oppure chiedere di essere ricevuti per un incontro a Palermo presso la Presidenza della Regione. Quest’ultima richiesta è già una delle cose che il sindaco Fabio Termine ha detto che farà entro oggi.