Catanzaro e Lupo (Pd): “Nuovo meccanismo Ue per la conformità ai piani di gestione e combattere la pesca illegale nel Canale di Sicilia”

Il commissario per la pesca Costa Kadis ha riferito che sono state rilevate 16 possibili infrazioni da parte di navi non UE nel 2024.

“Il Commissario per la Pesca e gli oceani dell’UE, Costa Kadis, in merito ad una specifica sollecitazione posta dal nostro Deputato al Parlamento Europeo, Giuseppe Lupo, ha riferito che è in fase di sperimentazione nel Mediterraneo un nuovo meccanismo di valutazione della conformità per individuare potenziali casi di non conformità alle disposizioni fondamentali dei piani di gestione e per definire adeguate azioni di follow-up”.

Lo rende noto oggi l’Onorevole Michele Catanzaro, Capogruppo Pd all’Ars. L’UE è impegnata in un programma internazionale comune di ispezione della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM) nel Canale di Sicilia, sia a livello politico che operativo. Il regime è essenziale per garantire l’individuazione di potenziali infrazioni in mare e quindi la dissuasione. Una nave pattuglia dell’Agenzia europea di controllo della pesca è impiegata su base permanente nel Mar Mediterraneo. Ciò ha consentito l’individuazione di 16 possibili infrazioni da parte di navi non UE nel Canale di Sicilia nel 2024. Tali operazioni sono essenziali per garantire che i piani di gestione raggiungano i loro obiettivi e che tutti i pescatori applichino le stesse norme.

“Apprendiamo con favore gli sforzi dell’UE – dice Catanzaro – volti a combattere la pesca illegale e non dichiarata e a garantire importazioni sostenibili di prodotti della pesca. Ringraziamo l’Onorevole Lupo per l’impegno con cui sta cercando di rispondere alle legittime perplessità avanzate dal comparto pesca in Sicilia, in difficoltà anche per le attività di pesca illegale che avvengono nel Canale di Sicilia. Siamo fiduciosi nell’azione volta a garantire un ambiente giusto ed equo per tutti i pescatori del Mediterraneo. Questo impegno – conclude Catanzaro – deve rientrare nell’agenda per la sostenibilità e in una rigorosa politica contro la pesca non dichiarata e non regolamentata”.