Caso Mondello: La Vardera convocato dalla Commissione Antimafia

La vicenda ha avuto inizio durante l’estate, quando La Vardera, leader del movimento Controcorrente, ha protestato contro le barriere che limitano l’accesso libero alla spiaggia
La Commissione Antimafia dell’Assemblea Regionale Siciliana ascolterà il deputato Ismaele La Vardera il 30 settembre, in merito alla presenza di parenti di un noto boss mafioso impiegati nello stabilimento balneare di Mondello, gestito dalla società Italo-Belga.
Dalle proteste estive alle denunce
La vicenda ha avuto inizio durante l’estate, quando La Vardera, leader del movimento Controcorrente, ha protestato contro le barriere che limitano l’accesso libero alla spiaggia. Durante un blitz con Matteo Hallissey di +Europa, i due furono fermati da un bagnino che ruppe il loro ombrellone. Successivamente, in un’intervista televisiva, La Vardera ha identificato alcune persone presenti nel video dell’incursione, tra cui Rosario Genova, figlio di Girolamo e nipote di Salvo Genova, reggente del mandamento mafioso di Resuttana. Anche altri familiari di Genova risultano impiegati nello stabilimento.
Esposto e reazioni
La Vardera ha presentato un esposto, sollevando dubbi su possibili infiltrazioni mafiose nella società Italo-Belga. L’azienda, tramite l’amministratore Antonio Gristina, ha respinto le accuse e annunciato querela, sottolineando che i dipendenti sono incensurati e assunti da oltre trent’anni. L’assessorato al Territorio ha ricordato l’obbligo di comunicare alla Prefettura ogni variazione societaria, ma ha precisato che solo il Prefetto può intervenire in caso di irregolarità.
Politica e solidarietà
La Vardera ha lamentato il silenzio del presidente della Regione Renato Schifani, mentre ha ricevuto la solidarietà del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, che ha definito l’episodio “inaccettabile” e ha lodato la Commissione per aver avviato l’indagine.