Capannoni Carnevale: sogno mai realizzato tra idee e propaganda

Opera nel piano triennale 2025-2027 con un mutuo che sale a 3 mln da pagare con l’imposta di soggiorno

SCIACCA. I carri allegorici del carnevale di Sciacca, ammirati un po’ ovunque per fattura e creatività, continuano ad essere realizzati in magazzini angusti e insicuri. Ormai da una quarantina di anni si sente parlare di capannoni per una svolta storica. Ma spesso ogni buona intenzione (a volte solo propaganda elettorale) si è scontrata con la questione finanziaria. Nel 1999 gli amministratori dell’epoca si recarono anche a Viareggio per tentare di proporre a Sciacca quella cittadella del carnevale che aprirebbe nuove frontiere alla manifestazione. Ma non se ne fece nulla nonostante la predisposizione di un apposito progetto. Poi si cominciò a pensare ad un mutuo con la Cassa depositi e prestiti, ma la politica mise un freno a quell’idea. Un anno fa si ripresenta il percorso: l’amministrazione Termine mette i capannoni nel piano triennale delle opere pubbliche. E lo fa riprendendo dai cassetti il mutuo: un milione e 800 mila euro, da pagare con i proventi dell’imposta di soggiorno. Ma quel mutuo non venne mai acceso. Ci si concentrava sul carnevale alla Perriera e sui privati che oggi lo hanno saldamente in mano. Pochi giorni fa la notizia di un nuovo inserimento nel piano triennale delle opere pubbliche, ma le risorse lievitano. Non più 1 milione e 800 mila euro ma oltre 3 milioni di euro. E chissà perchè. C’è forse un nuovo e più ambizioso progetto ? Anche questa volta un mutuo da pagare con i soldi dell’imposta di soggiorno: almeno 250 mila euro l’anno per venti anni. E tanti storcono il naso. Non solo per i proventi che da sempre generano polemiche in relazione a quella che dovrebbe essere l’esclusiva destinazione, i servizi al turista. Ma anche per le tante emergenze della città. Il piano triennale deve arrivare all’esame del consiglio comunale e si aprirà l’ennesimo dibattito politico.