Un riberese è stato condannato dal tribunale di Sciacca per avere allestito in una casa di campagna, in località Scirinda, un canile abusivo in cui custodiva cani in precarie condizioni igienico sanitarie. L’imputato, un quarantenne le cui iniziali del nome sono C.L., dovrà pagare un’ammenda di 1500 euro e rimborsare le spese ad una organizzazione animalista che si era costituita parte civile al processo. Il tribunale ha inoltre deciso la confisca definitiva dei cani.
All’interno di una struttura fatiscente l’uomo deteneva i cani legati e chiusi in spazi angusti. Un primo intervento era stato effettuato dalle guardie zoofile dell’Oipa di Agrigento nel 2014, l’ultimo risale al luglio scorso.
“Questa condanna è una prima ed importante vittoria – afferma l’avvocato Claudia Taccani, Responsabile sportello legale dell’OIPA Italia – abbiamo già richiesto al sindaco di emettere un’ordinanza che vieti a questa persona di detenere animali e non ci fermeremo finché non verrà emessa”.
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