Aumento tariffe acqua, insorge l’Unione dei Comitati di Quartiere: “I sindaci scaricano sugli utenti le inefficienze dell’Aica”

L’aumento delle tariffe dell’acqua ha generato malumori che non si placano. Anzi, si alimentano e sulla questione interviene L’Unione dei Comitati di Quartiere

SCIACCA- Preoccupazione e disappunto per l’aumento del 5,40% delle tariffe idriche approvato da alcuni Comuni dell’Ambito Territoriale Idrico (ATI) spingono ad intervenire anche L’Unione dei Comitati di Quartiere che ritengono tale aumento “illegittimo”, Ma non solo, ,lo ritengono moralmente inaccettabile poiché non affronta le cause profonde della crisi del Servizio Idrico Integrato. L’aumento genererà circa 2,6 milioni di euro in più a carico dell’utenza senza risolvere i problemi strutturali del servizio idrico. E’ questa la verità che non risolve un problema strutturale dell’Aica. L’Unione dei Comitati di Quartiere, inoltre, evidenzia che alcuni Comuni che hanno approvato l’aumento non pagano regolarmente l’acqua che prelevano da AICA, accumulando debiti milionari pari, se non superiori, all’ importo derivante dall’ aumento delle tariffe, motivo per cui “è facile intuire che saranno tutti i cittadini della provincia a pagare questi debiti”. L’Unione chiede un intervento urgente della Prefettura e della cabina di regia regionale per avviare un vero riordino del Servizio Idrico Integrato e garantire un servizio idrico efficiente, equo e sostenibile. Il sodalizio dei comitati dei quartieri di Sciacca pone alcuni interrogativi: perché la gestione dell’acqua, bene comune indispensabile, è politicizzata anziché essere affidata a manager esperti? Come mai i Comuni che non pagano l’acqua  e/o che non hanno aderito all’ATI hanno partecipato al voto sull’aumento delle tariffe? ⁠Cosa pensa di fare l’amministrazione comunale in merito? Vuole continuare a essere silente? La situazione è grave e preoccupa i cittadini considerato la gestione dell’Aica che abbonda di disservizi, mancate manutenzioni idriche, incapacità ad essere trasparente con l’utenza. Insomma, a fronte di un servizio dai cittadini considerato parecchio insufficiente, avviene l’aumento delle tariffe idriche. “Tutto ciò rischia di aumentare la sfiducia dei cittadini verso le amministrazioni e la politica, che scaricano le colpe della propria inefficienza sugli stessi cittadini senza considerare le ricadute economiche e morali delle loro azioni”. Ma c’è un altro interrogativo dal quale L’Unione dei Comitati di Quartiere attende una risposta dal sindaco Fabio Termine: “Perché il Sindaco ha partecipato alla votazione per l’aumento delle tariffe idriche, invece di astenersi, determinando così un carico economico per i suoi concittadini?” La nota conclude che “non accetteremo più decisioni che penalizzano i cittadini e che dimostrano l’incapacità delle amministrazioni locali di gestire i servizi pubblici in modo efficiente e responsabile. È tempo che le amministrazioni locali siano chiamate a rispondere delle loro azioni e che i cittadini siano tutelati”. (Foto di repertorio della manifestazione di protesta dei cittadini)