Ars, il caso dei “comandati”: stipendi d’oro e nomi eccellenti
Il caso è esploso in aula all’Ars dopo l’intervento di Ismaele La Vardera, che ha parlato di “lista della vergogna”
All’Ars torna a infiammarsi il dibattito sui 42 “comandati”, personale sanitario e amministrativo distaccato dagli ospedali agli assessorati regionali. Ventisei di loro ricoprono ruoli dirigenziali, con stipendi che superano spesso i 100mila euro l’anno, per una spesa complessiva di oltre 4,2 milioni. Tra i nomi più discussi figurano Giorgia Iacolino, dirigente medico dell’Asp di Agrigento (109.420 euro), Maria Paola Ferro, dipendente di Villa Sofia-Cervello e moglie del sindaco di Palermo Roberto Lagalla (quasi 134mila euro), e Fabrizio Geraci, cugino dell’assessore Edy Tamajo, anche lui da Villa Sofia, che supera i 164mila euro. Il caso è esploso in Aula dopo l’intervento di Ismaele La Vardera, che ha parlato di “lista della vergogna”, denunciando medici sottratti ai reparti per incarichi amministrativi più remunerativi. L’assessore Daniela Faraoni ha assicurato la volontà di cambiare rotta, ma Antonello Cracolici ha chiesto una commissione d’inchiesta per fare luce su anni di gestione opaca.





