Aica: una donna alla guida del nuovo Cda tecnico per affrontare la crisi idrica

Sono stati valutati 18 curriculum, in un processo che ha voluto segnare una discontinuità rispetto al passato
Un mese e mezzo dopo l’azzeramento della precedente governance, l’assemblea dei sindaci soci di Aica ha eletto il nuovo consiglio d’amministrazione dell’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico integrato nella provincia di Agrigento. Alla guida del CDA è stata nominata la commercialista Danila Nobile, originaria di Canicattì, affiancata dagli ingegneri Giovanni Borsellino (Sciacca) e Francesco Puma (Racalmuto). La selezione è avvenuta sulla base di un avviso pubblico, con l’obiettivo di individuare profili tecnici e indipendenti da logiche partitiche. Sono stati valutati 18 curriculum, in un processo che ha voluto segnare una discontinuità rispetto al passato. Il nuovo CDA si trova ora di fronte a una sfida cruciale: rilanciare una società consortile in difficoltà finanziarie e affrontare le gravi criticità del sistema idrico agrigentino. Tra le emergenze, spicca il credito da 18 milioni di euro vantato da Siciliacque, il gestore di sovrambito, che Aica non è in grado di saldare. La mancanza di liquidità impedisce interventi di manutenzione sulla rete, dove si stima che fino al 50% dell’acqua distribuita venga dispersa. I sindaci hanno chiesto l’intervento del presidente della Regione, Renato Schifani, affinché si apra un confronto istituzionale sulla sostenibilità del servizio e sul futuro dell’azienda. Intanto, la nuova governance è chiamata a dimostrare che la svolta non è solo formale, ma sostanziale.